Potrebbe essere davvero il momento decisivo per dare nuova vita al Palazzo del Lavoro. Sul capolavoro architettonico di Luigi Nervi, ha infatti deciso di investire fortemente Gruppo Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), da poco diventata proprietaria unica dell’edificio, che ha da qualche mese iniziato i lavori di restauro e riqualificazione. Per avere aggiornamenti sullo stato dell’arte, ieri pomeriggio i consiglieri della commissione Urbanistica, guidati da Antonio Ledda, hanno varcato la soglia del palazzo di via Ventimiglia accompagnati da Stefano Brancaccio, di Cdp, che ha brevemente riassunto i primi #lavori già effettuati e quelli che verranno eseguiti nei prossimi mesi. L’analisi principale, svolta finora, ha riguardato sostanzialmente la verifica della #stabilità della #struttura e della copertura mentre ora, in accordo con le varie soprintendenze, si stanno studiando le modalità d’intervento per risistemare al meglio l’edificio, salvaguardando la proposta originale dell’opera di Nervi. Curioso, in tal senso, l’accenno di Brancaccio ad un intervento già eseguito su una parte della facciata esterna, riverniciata nei colori originali, due diverse tonalità di grigio, in sostituzione del bianco che aveva campeggiato fino ad oggi, negli ultimi anni di utilizzo. Sul futuro utilizzo del Palazzo sono poi intervenuti, nel corso del sopralluogo, gli assessori Paolo Mazzoleni e Paolo Chiavarino. Mazzoleni per ribadire che è da escludere un utilizzo diverso da quello destinato ad accogliere commercio, uffici e spazi espositivi. In sostanza qualsiasi indirizzo che non sia la residenza abitativa o la produzione. Chiavarino, soddisfatto per un percorso che dovrà contribuire ad eliminare il degrado da quest’area, per augurarsi che, nel progettare le attività future del palazzo, si presti la necessaria attenzione a non ledere gli interessi dei commercianti ancora presenti in zona. A margine del sopralluogo, Ledda ha poi dichiarato come la visita di oggi, sia stata evocativa e per molti aspetti perfino commovente: “Discutere del futuro di Palazzo Nervi tra le sue maestose colonne, capolavoro dell’architettura italiana, ha suscitato nelle forze politiche presenti, in maniera trasversale, la ferma volontà di sostenere il percorso di recupero che sta perseguendo l’Amministrazione. Le suggestioni sul futuro utilizzo di uno dei luoghi simbolo della città sono diverse e alcune molto interessanti. Il lavoro congiunto tra Amministrazione e Cdp sta procedendo sotto i migliori auspici. Speriamo di ritrovarci presto per discutere novità importanti da sottoporre alla Commissione”.
Marcello Longhin