Potrebbero terminare entro Natale i lavori di sondaggio in piazza Carlo Alberto, avviati in previsione della realizzazione della Metro 2, nell’ambito della VPIA, Valutazione preventiva di interesse archeologico. Una delle principali stazioni della nuova linea è infatti prevista in corrispondenza della piazza. Per la fine del mese di gennaio del 2019 dovrebbero anche terminare gli analoghi scavi vicino a Porta Nuova. Pur essendo situate all’esterno dell’antica cinta muraria romana, le due località sono potenzialmente a rischio di rinvenimenti archeologici. Come è stato spiegato nel corso della riunione delle commissioni Urbanistica, Cultura e Servizi pubblici, presieduta oggi da Damiano Carretto, oltre la cinta muraria esisteva un perimetro, denominato “limite sacro”, che nell’antichità poteva ospitare necropoli, attività commerciali o anche, come nel caso della basilica paleocristiana rinvenuta in occasione della realizzazione della “Nuvola Lavazza”, luoghi di culto.
In piazza Carlo Alberto i sondaggi non hanno sinora portato a ritrovamenti significativi. Vari strati di limo potrebbero far pensare a un’area nel passato soggetta ad alluvioni. A Porta Nuova gli scavi di sondaggio programmati saranno spinti sino a 8 metri di profondità, poiché potrebbero esserci parti delle antiche gallerie di contromina, opere difensive avanzate collocate al di là dell’antica cerchi muraria. La necessità di effettuare verifiche archeologica, è stato spiegato da archeologi e tecnici, è necessaria solo in corrispondenza delle aree destinate ad ospitare stazioni, con scavi a cielo aperto. Le parti in tunnel passeranno infatti a profondità tale da non essere impattanti con eventuali reperti o manufatti esistenti, circa venti metri. Un’altra area che potrebbe essere sottoposta a sondaggi, per ora non previsti, è quella della futura stazione nella zona dei Giardini Reali. La documentazione sui risultati degli scavi sarà poi trasmessa alla Soprintendenza per le opportune valutazioni ed eventuali osservazioni.
Claudio Raffaelli