Smat: tu la conosci Claudia?

Si chiama Claudia e da oggi risponde alle domande che i cittadini porranno su questioni relative al servizio idrico, a Torino e nei comuni della Città Metropolitana.

Ad annunciare il nuovo servizio della Smat con operatrice virtuale, il presidente dell’azienda che gestisce l’acquedotto torinese, Paolo Romano, intervenuto, questa mattina, nel corso della riunione congiunta delle commissioni Servizi pubblici locali e Ambiente, presiedute da Angelo Catanzaro.

Grazie a tecnologie che utilizzano l’intelligenza artificiale, gli utenti, dopo essersi connessi sul sito www.smatorino.it potranno chiedere informazioni su allacciamenti, bollette, pagamenti e, più in generale, su tutti i servizi che l’azienda offre. Inizialmente, nella fase sperimentale, con Claudia sarà possibile dialogare solo in italiano ma in prospettiva saranno 9 le lingue parlate daal’avatar, oltre al linguaggio dei segni. Il servizio è disponibile 7 giorni su 7, 24 ore su 24. 

Armando Quazzo e Paolo Romano, rispettivamente ad e presidente di Smat

La notizia è stata data ai consiglieri dopo l’illustrazione, da parte dello stesso Romano e dell’amministratore delegato, Armando Quazzo, del quadro riferito a tariffe e a situazione perdite della rete idrica.

Per quanto riguarda le prime, è stato fatto osservare come in Italia il costo dell’acqua, di circa 2,1 euro a metro cubo, sia tra i più bassi d’ Europa, stando alle stime relative al 2020. Più basse del nostro Paese solo le tariffe pagate da polacchi, romeni e greci. La Danimarca applica le tariffe più alte (9 euro al metro cubo), seguita da Finlandia, (5,5), Belgio (5,4) e Germania (5,0).

Per contro, a fronte di una media europea pari al 25% per perdite idriche, l’Italia si colloca tra i Paesi nei quali vi è maggiore dispersione, 41%, preceduta da Romania, Irlanda e Bulgaria. Percentuali di dispersione che si abbassano in Danimarca (8%), Germania (6%), Paesi Bassi (5%).

La gestione idrica del torinese vede tuttavia perdite inferiori alla media nazionale, (33%), perdite che entro il 2030, potranno progressivamente diminuire del 30% grazie alla sostituzione di 356000 contatori che lungo i 15 mila chilometri della rete dell’acquedotto trasmetteranno, attraverso sofisticate tecnologie radio, dati tre volte al giorno alla Smat. L’investimento, grazie ai fondi Pnrr, consentirà di rendere evidenti eventuali perdite, in tempo quasi reale, e consentire interventi immediati.

Federico D’Agostino