Il Consiglio comunale ha approvato, questo pomeriggio, una mozione presentata dalla consigliera Daniela Albano (M5S) avente per oggetto l’”Esercizio del controllo analogo su SMAT”. Il documento prende lo spunto dalla decisione che l’Assemblea dei Comuni, soci SMAT, il 5 giugno di quest’anno, pur respingendo la proposta di trasformare la società in azienda di diritto pubblico,ha comunque affermato di intendere rafforzare l’istituto del”Controllo analogo”, che ha permesso alla SMAT di ottenere l’affidamento diretto della gestione del servizio idrico integrato dell’ATO3 torinese.
Ma questa operazione, secondo il documento, renderebbe incompatibile la partecipazione azionaria di CIDIU (Centro intercomunale di Igiene urbana) nella società per azioni SMAT e, di conseguenza, CIDIU dovrebbe uscire da SMAT, insieme a FCTorino e Patrimonio Settimo,come previsto dall’Atto aggiuntivo della Convenzione tra i soci SMAT, siglato nel 2014.
Per tutte queste ragioni, la mozione dà mandato alla Sindaca o a un suo delegato, di intervenire alla prossima assemblea dei soci SMAT per esercitare il “controllo analogo” in merito ad alcuni punti della gestione dell’azienda.
In particolare: per verificare quante azioni di SMAT detenute dai Comuni soci di CIDIU sono state trasferite ai Comuni stessi, in attuazione dell’articolo 3 della Convenzione, per quantificare i costi sostenuti da SMAT in commissioni e interessi relativi al prestito obbligazionario di 135 milioni di euro, quale quota sia stata spesa e per la realizzazione di quali opere, per verificare le motivazioni che hanno impedito la messa in funzione dell’acquedotto di Valle,costato 130 milioni di euro, già inaugurato il 29 giugno 2019 a Bardonecchia e mai entrato in funzione.
Alla Sindaca viene chiesto di relazionare tempestivamente al Consiglio comunale in merito ai risultati di queste verifiche.
A favore dell’atto, insieme al Movimento 5 Stelle, hanno votato Torino in Comune – La Sinistra e il Gruppo misto di minoranza ConCi.
Federico D’Agostino