SMAT: dove l’acqua è più blu

Sarà la magia di tutte quelle luci colorate o il fascino del maxischermo, certo è che la sala per il telecontrollo e il telecomando del sistema idrico della città, vista da vicino è uno spettacolo. Si trova in uno spazio inaspettatamente piccolo del palazzo sede della società, in corso XI febbraio, dove questo pomeriggio i consiglieri comunali delle commissioni Ambiente e Smartcity si sono presentati per incontrare i vertici di SMAT, il presidente Paolo Romano e l’amministratore delegato Marco Ranieri.

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Nella sala, due addetti monitorano costantemente un volume di informazioni impressionante, che garantisce la tenuta del sistema e la possibilità di intervenire in tempo reale sulle criticità.

Viene controllato e gestito tutto quello che ha a che fare con l’acqua nella nostra città e nei 292 comuni collegati alla rete: i pozzi, le fontanelle, i punti acqua, quanta ne scorre in quel preciso momento in quel dato posto e con quale pressione. Con precisione assoluta. Ad ulteriore garanzia della distribuzione e della qualità di un bene primario che non può e non deve mancare quando si apre il rubinetto di casa propria.

Marcello Longhin