L’assessora Francesca Leon ha risposto, questo pomeriggio in Consiglio Comunale, ad una richiesta di comunicazioni da parte della consigliera Eleonora Artesio (Torino in Comunale – La Sinistra), in merito all’esclusione di una ragazza disabile da un bando di servizio civile legato alle biblioteche comunali.
Leon ha chiesto una relazione agli uffici competenti, esprimendo comunque stupore, visto che le biblioteche della Città rappresentano servizi inclusivi ed accessibili, con una offerta attenta alle diverse tipologie di disabilità.
Leon ha spiegato che quando nei bandi si inseriscono riserve di posti si tiene conto di tutti gli elementi di garanzia da soddisfare, sia in termini di accessibilità delle sedi e delle postazioni di lavoro sia, nel caso di disabilità cognitive, dell’affiancamento per l’inserimento del o della disabile da inserire.
Il bando “Facciamo conoscenza” non prevedeva la riserva posti, ha spiegato. Trattandosi di abilità che non avrebbero consentito ala candidata di svolgere in serenità e armonia il periodo di servizio civile, i commissari hanno ritenuto il non inserimento della candidata nel percorso progettuale scelto, a garanzia e tutela delle sue aspettative.
Nel rispetto della candidata, ha aggiunto che la famiglia è stata incontrata dal responsabile del Servizio Civile che ha spiegato le ragioni dell’esclusione e ha fornito ulteriori elementi di orientamento per i bandi futuri che saranno calibrati per l’inserimento di persone con disabilità. E’ stato inoltre avviato con la famiglia un percorso finalizzato a progetti di inserimento lavorativo.
L’Assessora ha comunque evidenziato come esista un’interlocuzione con gli enti che gestiscono il servizio civile perché sia affrontata la necessità di incremento di posti dedicati alle giovani e ai giovani con minori opportunità. Contestualmente, ha aggiunto, sarà aperto un confronto con il dipartimento per le politiche giovanili al Servizio civile universale, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di rappresentare la necessità di nuove risorse per attivare più efficacemente la progettualità del servizio civile rivolto a giovani con disabilità.
La consigliera Artesio ha espresso riconoscenza alla famiglia che ha reso pubblica la situazione nella quale si è ritrovata a vivere la propria figlia. Nella norma nazionale non sarebbero indicati le modalità con la quale consentire la piena accessibilità e forme di accompagnamenti dedicati. Se la legge è insufficiente, nulla vieta però ai soggetti gestori di muoversi in modalità più inclusiva.