Il Consiglio comunale ha discusso oggi pomeriggio sul tema della gestione delle persone senza fissa dimora in questo periodo di emergenza sanitaria. La vicesindaca Sonia Schellino ha risposto a un’interpellanza generale sottoscritta da otto consiglieri comunali di minoranza (primo firmatario, Aldo Curatella, gruppo misto di minoranza).
Schellino ha ricordato come il trasferimento dei soggetti da piazza palazzo di Città al Padiglione 5 al Valentino sia stato concordato con la Questura, la Prefettura e l’Assessorato comunale: “Il padiglione 5 al Valentino è stato usato per 36 ore per le verifiche sanitarie necessarie alla tutela dei soggetti interessati e si è provveduto ad eseguire la ricollocazione in strutture idonee di accoglienza. La struttura era già stata sanificata in precedenza ed è stata nuovamente pulita nei giorni successivi al ricovero dei senza fissi dimora. Dal giorno della chiusura di piazza d’Armi al 19 maggio sono state registrate 103 persone: novanta sono state collocate in strutture idonee anche grazie agli esiti dei tamponi resi disponibili in breve tempo, mentre le tredici persone rimanenti hanno preferito una sistemazione autonoma o hanno rifiutato la proposta. Ricordo infine che già prima del 13 maggio (giorno di chiusura del padiglione 5) e nei giorni successivi anche diversi altri soggetti senza fissa dimora sono stati collocati.
Ha fatto seguito un dibattito al quale sono intervenuti diversi consiglieri comunali; una sintesi è disponibile nel comunicato stampa dell’ufficio stampa del Consiglio comunale, consultabile a questo link:http://www.comune.torino.it/ucstampa/comunicati/article_338.shtml
(Roberto Tartara)