Scuole, lavori in corso per decine di milioni di euro

Così apparirà il "Polo Zero Sei" di via Verolengo

Centoventicinque milioni di euro utilizzati o in corso di utilizzo per  realizzare interventi di ristrutturazione o manutenzione su più di centoventi edifici scolastici in città. E’ la cifra emersa nel corso di una riunione congiunta delle commissioni Urbanistica e Istruzione, presiedute rispettivamente da Tony Ledda e Lorenza Patriarca, alla quale ha preso parte anche l’assessora Carlotta Salerno. Insieme ai propri uffici, l’assessora ha oggi offerto ai consiglieri e alle consigliere una panoramica dei lavori ora in corso su una novantina di scuole, per complessivi 82,5 milioni di euro. Si tratta di varie tipologie di fondi, PNRR, art 42 Dlgs 50/22, ministeriali e regionali.

In alcuni casi, come quelli del nuovo polo dell’infanzia ora in corso di costruzione in via Pietro Giuria 43 (dietro il liceo Alfieri) o delle nuove scuole di via Santhià 76, si è proceduto alla demolizione di fabbricati esistenti e alla  loro sostituzione con nuovi edifici, adeguati alle nuove normative. Interventi importanti costati, per la sola via Santhià, più di nove milioni e più di tre per via Giuria. Un rilevante polo per l’infanzia”, il “Polo Zero Sei” è in corso di realizzazioni (lavori già effettuati al 42%) in via Verolengo.

L’area interessata dalle demolizioni in via Santhià 76

Anche nei casi di ristrutturazioni o manutenzioni straordinarie, come ad esempio per l’istituto comprensivo “Matteotti Pellico” di via Madama Cristina 102  (circa 0,83 milioni la spesa)  o la scuola elementare “Pestalozzi” di via Banfo 32 (5 milioni circa) si è intervenuti sull’efficientamento energetico e sulla sicurezza, con soluzioni innovative negli allestimenti degli spazi per la didattica.

Anche negli edifici scolastici storici sottoposti a vincoli della Soprintendenza ai beni architettonici, come nel caso dell’Ottocentesca scuola primaria “Boncompagni” di via Vidua 1, rispettando le prescrizioni conservative si è proceduto a  massicci interventi  di adeguamento e messa in sicurezza (nel caso della “Boncompagni”, circa 6,5 milioni).

(Claudio Raffaelli)