Sono diverse ed articolate le istanze che hanno portato, questo pomeriggio, rappresentanze sindacali della scuola, insegnanti, educatori e genitori, a manifestare davanti a Palazzo Civico. Per i sindacati, il problema principale è rappresentato dalla “progressiva e continua dismissione delle scuole materne comunali” e da un insufficiente calendario di assunzioni di personale educativo e di assistenti educativi nelle scuole materne e di educatori negli asili nido, a fronte di un numero crescente di pensionamenti in un settore, sostengono ancora i sindacati “in carenza cronica, da anni”. Altro fronte di protesta è rappresentato dalla assistenti educative del Comune di Torino che lamentano la situazione di precarietà contrattuale: “assunte da più cooperative private, che cambiano ogni volta che viene modificato l’appalto e con un trattamento economico inferiore rispetto a colleghe assunte dalla Città”. Protestano anche i genitori delle scuole materne comunali interessate dalla prevista riorganizzazione, preoccupati dalla eventuale necessità di iscrivere i propri figli ad una vicina materna statale. La sollecitazione arriva dalle famiglie è di non compromettere eccellenze del territorio solo per soddisfare esigenze di bilancio. Infine, i genitori della scuola elementare Gianelli che contestano il trasferimento di tutte le classi alla vicina scuola media Turoldo, per lasciare spazio agli studenti del CPIA1 (Centro per l’istruzione degli adulti), attualmente distribuiti in altre scuole della zona. Non una presa di posizione contro l’arrivo del CPIA1, sostengono le famiglie, ma la richiesta all’Amministrazione di valutare altre possibili sedi, salvaguardando l’integrità della Gianelli. Più tardi, la seduta odierna del Consiglio comunale è stata interrotta per alcuni minuti, per consentire alla Conferenza dei Capigruppo di incontrare una delegazione di sindacati, insegnanti e genitori che stavano manifestando in piazza.
Marcello Longhin