Dagli scranni della Sala Rossa giunge richiesta di scarcerazione del premio Nobel per la pace Ales Bialiatski, oppositore del regime bielorusso di Lukashenko condannato lo scorso marzo ‘con un processo farsa’ a dieci anni in una colonia penale di massima di sicurezza. L’Ordine del giorno approvato oggi all’unanimità dal Consiglio comunale oltre a chiederne la liberazione invita il Governo italiano a sollecitare una presa di posizione dell’UE contro la repressione in Bielorussia; invita le forze politiche e i candidati alle prossime elezioni europee a sostenere la domanda di liberazione; chiede l’invio dell’Ordine del giorno all’ambasciata di Bielorussia in Italia.
Ales Bialiatski nel 1996 ha fondato l’organizzazione Viasna (Primavera) e da decenni denuncia i metodi autoritari, violenti, repressivi e antidemocratici della repubblica presidenziale di Minsk – Lukashenko governa ininterrottamente dal 1994 – che continua ad arrestare gli avversari politici; nel 2022 è stato insignito del premio Nobel per la Pace con l’associazione russa Memorial e il Centro per le libertà civili ucraino.
(Roberto Tartara)