Il Consiglio comunale di Torino ha approvato all’unanimità un ordine del giorno (prima firmataria Dorotea Castiglione M5S) con il quale si chiede che non venga tolta la scorta al testimone di giustizia, Pino Masciari.
In particolare, il documento, impegnando il Sindaco e la Giunta “ad attuare tutte le azioni necessarie per chiedere al Presidente della Repubblica e al Ministro dell’Interno di rivalutare i motivi di queste scelte che pongono la vita di Pino Masciari e della sua famiglia in grave rischio e, nell’attesa di nuova valutazione, sospendere il procedimento di revoca della scorta di sicurezza mantenendola ai livelli di protezione attuale”.
L’ordine del giorno sottolinea che Pino Masciari, che attualmente vive in Piemonte, territorio in cui la ‘ndrangheta è radicata da tempo (come dimostrano le sentenze Albachiara, Minotauro, Platinum ecc), viva in costante pericolo di vita proprio per le denunce da lui avanzate del sistema mafioso calabrese.
La scorta, viene evidenziato, rappresenta quindi un elemento fondamentale per l’incolumità sua e della sua famiglia, oltre ad essere un elemento concreto dello Stato nel contrastare le attività mafiose e un segnale forte e tangibile di protezione nei confronti di coloro che si ribellano alle mafie.
A favore del documento sono intervenuti Luca Pidello e Nadia Conticelli (PD), Sara Diena (Sinistra Ecologista), Silvio Viale (Lista Civica per Torino), Giuseppe Catizone (Lega), Enzo Liardo (FDI), Ivana Garione (Moderati)
Federico D’Agostino