Il Consiglio Comunale ha approvato il Piano strategico dell’infrastruttura verde, illustrato dall’assessore all’Ambiente, Alberto Unia.
Si tratta di un documento di dieci capitoli (Caratterizzazione del verde urbano, Il verde ricreativo, l’orticoltura urbana, Il verde ecosistemico, Il verde coltivato, Verde bene turistico, Il verde pubblico nelle gestioni delle emergenze, La gestione del verde pubblico, Partenariati e partecipazione, Sommario delle strategie del Piano degli indicatori di monitoraggio), nato in continuità con il progetto “Green Print”, sull’analisi dell’accessibilità al verde creativo della città e con il “Piano di Resilienza climatica della Città.
Il piano fa riferimento alle molteplici funzioni che assolvono gli spazi verdi, di natura ambientale, sociale, ecologica, culturale ed economica, elementi fondamentali della sostenibilità urbana, utili al miglioramento della salute pubblica, consentendo uno stile di vita sano, alle relazioni sociali e alla coesione fra i cittadini, tutelano l’ecosistema urbano, migliorano il microclima della città, mitigano i rischi dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento, attutiscono gli effetti negativi che l’abitato urbano genera sulla popolazione tramite le isole di calore, accrescono la biodiversità e il valore ecologico dell’ambiente urbano.
La delibera trova le premesse dalla legge 13/2013 “Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani” che ha dato vita al Comitato per lo Sviluppo del verde pubblico, incaricato di verificare l’attuazione della legge e di supportare gli enti locali in un lavoro di confronto con l’Anci. Questo percorso ha portato alla redazione, nel 2017, delle “Linee guida per la gestione del verde urbano e prime indicazioni per una pianificazione sostenibile”, documento con indicazioni omogenee nell’ambito della gestione e della pianificazione del verde pubblico, valevoli su tutto il territorio nazionale.
L’assessore Unia ha ricordato come il Piano sia volto a definire il futuro assetto del verde della città e relativi investimenti, in linea anche con quanto previsto dal protocollo di intesa tra Città, Comitato per lo Sviluppo del verde pubblico, Città Metropolitana e Regione Piemonte che definisce una strategia di sviluppo e valorizzazione dell’infrastruttura verde e della foresta urbana da attuarsi anche attraverso l’individuazione di un metodo di gestione dei contributi ambientali.
Federico D’Agostino