Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità la variante al Piano Regolatore grazie alla quale il tracciato della metro 2 viene inserito nel PRG.
La delibera, illustrata dall’assessore all’Urbanistica, Paolo Mazzoleni, evidenzia come si sia concluso favorevolmente l’iter procedimentale all’interno delle due Conferenze di Servizi e si introducano nel Piano Regolatore le modifiche necessarie a garantire la conformità urbanistica per il tracciato della nuova linea 2 della metropolitana per la tratta Rebaudengo – Politecnico.
A differenza della Linea Metropolitana 1, che corre per la quasi totalità al di sotto dei sedimi stradali, ha sottolineato Mazzoleni, la tratta Rebaudengo – Politecnico deve affrontare la complessità tecnica dell’attraversamento dell’area centrale che interessa edifici di pregio storico ed elementi di rilevanza paesaggistica rispetto ai quali occorreranno particolari accorgimenti.
La Variante appone, altresì, il vincolo preordinato all’esproprio e garantisce così la conformità urbanistica al vigente P.R.G. del Progetto di Fattibilità Tecnico Economica.
Il tracciato della linea 2 di metropolitana i cui lavori partiranno dalla zona nord di Torino, prevede il collegamento tra la stazione di interscambio Rebaudengo con il Politecnico, attraverso il “trincerone” via Gottardo/Sempione, con il successivo attraversamento della Dora, l’approdo al centro città ai Giardini Reali, via Lagrange e piazza Carlo Alberto, l’intersezione con la linea 1 lungo via Nizza, nei pressi di Porta Nuova per poi proseguire verso sud.
L’assessore, come già annunciato in Commissione, ha infine evidenziato come la recente nomina di un Commissario straordinario che dovrà “provvedere all’espletamento delle attività di progettazione, di affidamento e di esecuzione” e assumere “tutte le iniziative necessarie per assicurare la realizzazione degli interventi e la messa in esercizio dell’impianto”, sarà fondamentale per abbreviare i tempi di costruzione dell’opera.
Dopo l’illustrazione della delibera, si è svolto il dibattito.
Per Giuseppe Catizone (Lega), la delibera porta avanti un progetto che soprattutto i cittadini di Torino nord non vedono l’ora che parta e che conferirà a Torino le caratteristiche di una città europea. Occorre attenzione, ha sottolineato, per quanto verrà realizzato in superficie in via Sempione Gottardo, perché il territorio della zona nord diventi centrale.
Secondo Pierlucio Firrao (Torino Bellissima), sottolinea la necessità di attenzione ai cantieri, perché non creino troppi disagi mentre Nadia Conticelli (PD) considera questo uno step significativo perché ci porta all’avvio del progetto che si concretizzerà con gara d’appalto l’anno prossimo. Un progetto, ha sottolineato, che parte da lontano, frutto di lavoro trasversale nel quale le forze politiche sono state sempre dalla stessa parte per la quale ora occorerà trovare finanziamenti anche per sfiocchi a nord e a sud
Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) considera essenziale l’opera fondamentale per un servizio pubblico efficiente ma ritiene occorra prestare attenzione alla qualità degli appalti, e fare in modo che la rigenerazione del territorio vada a beneficio dei cittadini, con un avanzamento della bellezza dei luoghi.
Per Dorotea Castiglione (M5S) un ringraziamento va anche al Governo Conte 2, con l’auspicio che i lavori procedano senza intoppi, mentre per Caterina Greco (PD) sottolineando come la nomina del commissario possa accorciare i tempi di realizzazione della linea, evidenzia come il senso di una metropolitana sia importante per ridurre i flussi in entrata delle auto in città e come quindi sia fondamentale la realizzazione dei tratti che vanno verso l’esterno della città, verso nord e verso sud.
Domenico Garcea (Forza Italia) ritendo che l’intervento cambierà radicalmente volto della città, con un servizio di trasporto pubblico efficiente all’avanguardia, evidenzia come la nomina del Commissario sia frutto del lavoro che ha coinvolto Governo, Regione e Città.
Anche Giuseppe Iannò (Gruppo misto minoranza – Libero Pensiero) considera fondamentale la nomina del commissario utile a mettere in sicurezza i lavori e a ridurre i tempi dei lavori.
Secondo Ivana Garione (Moderati) va un ringraziamento l’Assessore per il rispetto delle tempistiche, come ringraziare il governo Draghi e il ministro Salvini che ha concesso il commissario. E’ una grande opera di trasformazione urbanistica che si può collegare al parco della salute.
Giovanni Crosetto (FDI) considera l’opera strategica sotto tutti i punti di vista, per l’indotto delle imprese, per ricadute di lavoro e di migliori servizi, con un sistema di trasporto efficiente ed evidenzia come si tratti di una sfida imponente per la città della quale tutti i Governi sono stati consapevoli mentre Silvio Viale (Lista civica per Torino) ritiene opportuno pensare già alla terza linea di metropolitana.
Nelle dichiarazioni di voto, Enzo Liardo (FDI) he espresso soddisfazione sottolineando come il sindaco abbia preso distanza dai suoi predecessori che hanno realizzato linea 3 e linea 4.
In conclusione, il sindaco Stefano Lo Russo ha espresso soddisfazione per l’unanimità di visione sulla metropolitana, a differenza di qualche anno fa quando l’iter era stato un po’ rallentato.
L’elemento innovativo, ha sottolineato, è che l’opera verrà realizzata con fondi del Governo, dei quali non si parlerebbe senza elementi di accordo largo e trasversale, una fase che Torino sta vivendo solo recentemente e della quale si stanno vedendo i risultati.
L’unanimità, ha rimarcato, è l’unica condizione necessaria per far recuperare alla città la competitività persa negli anni passati. Per recuperare il gap occorre essere compatti. Ora, ha aggiunto, serve celerità nei cantieri, il commissario garantirà tutti in termini di efficacia con 24 mesi di anticipo.
Con questa compattezza, ha aggiunto Lo Russo, la Città di Torino con la concertazione con Regione e Governo potrà portare ulteriori risorse a partire da quelle del Pnrr eventualmente non utilizzate da altre Amministrazioni.
Torino, ha concluso il Sindaco, si candidi ad ottenere questi fondi da destinare a infrastrutture importanti come la metro2.
Federico D’Agostino