Rinnovare il passaporto anche presso gli uffici postali.
Lo chiede una proposta di ordine del giorno di Pierlucio Firrao (Torino Bellissima), presentata nella seduta dell’11 gennaio 2024 della Commissione Diritti e pari opportunità, presieduta da Silvia Damilano (Torino Bellissima).
Si tratta – ha spiegato il proponente – di una soluzione semplice a un problema complesso. Si chiede di poter estendere anche alle grandi città il progetto Polis, nato da un accordo tra Poste Italiane e Ministero dell’Interno, che consente di rinnovare il passaporto direttamente all’ufficio postale nei Comuni sotto i 15 mila abitanti.
È una soluzione strutturale – ha concluso Firrao – che aiuterebbe le Questure locali e servirebbe a velocizzare le pratiche, ristabilendo il diritto dei torinesi a ottenere il passaporto in tempi ragionevoli.
Per Amalia Santiangeli (PD) è di un atto di buon senso: l’importante – ha precisato – è che le garanzie per il rilascio siano immutate.
È un proposta valida e potrebbe essere utile per eliminare le code davanti alle Questure – ha aggiunto Domenico Garcea (Forza Italia), auspicando che il provvedimento possa trovare concreta attuazione e che, nel caso, vengano anche allungati gli orari degli uffici postali fino alle 19.
I ritardi nel rilascio dei passato non dipendono dall’Amministrazione comunale e questa proposta potrebbe aiutare a velocizzare le pratiche, anche se le Poste hanno carenza di personale – ha detto Angelo Catanzaro (PD), chiedendo di invitare rappresentanti di Poste Italiane in Commissione per approfondire la questione.
Per i torinesi il problema dei passaporti è enorme, secondo Lorenza Patriarca (PD), ma sarebbe necessario un intervento del Governo per potenziare il personale delle Questure, per evitare il rischio di intasare ulteriormente le Poste.
Il problema arriva da lontano, non da questo Governo, ma da quelli che hanno tagliato le risorse le Forze dell’Ordine – ha denunciato Giuseppe Catizone (Lega), proponendo di verificare se la soluzione del ritiro del passaporto presso le Poste sia effettivamente praticabile.
Il documento è stato liberato per l’aula e passerà all’esame del Consiglio Comunale.
Massimiliano Quirico