Nel 2016 nasce la Rete del dialogo cristiano-islamico di Torino cui aderiscono una trentina di soggetti composti da moschee, chiese cristiane di ogni confessione, religiosi e religiose e numerose associazioni, gruppi, centri culturali, redazioni e persone impegnate in vari livelli. Oggi pomeriggio la Commissione speciale contrasto ai fenomeni di intolleranza e razzismo ha ospitato i referenti della Rete che a partire dal 2002 sono parte attiva nell’organizzazione della Giornata nazionale del dialogo cristiano islamico che si tiene da oltre due decenni il 26 ottobre. Per ricordare l’importanza dell’incontro tra religiosi e del dialogo costante tra confessioni, la Giornata si è tenuta durante la pandemia: “lo scorso anno il tema è stato il disarmo a voler ribadire il valore della non violenza come mezzo universale in grado di risolvere le controversie” hanno spiegato gli ospiti. La rete organizza incontri di vario genere – flash mob sul diritto di culto – e partecipa alle manifestazioni per la pace, per il rispetto dei diritti umani, contro la guerra ed è una realtà consolidata in un dialogo fecondo tra comunità. Resta un rammarico: “vorremmo coinvolgere anche le nuove generazioni, ma i giovani sensibili ai nostri temi sono troppo impegnati”.
Nelle prossime sedute proseguiranno gli incontri a Palazzo civico con le realtà religiose cittadine promosse dal presidente della Commissione Abdullahi Ahmed (Pd) che ha evidenziato la concomitanza significativa dell’incontro con la Rete del dialogo cristiano-islamico nella Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Ai lavori della Commissione sono intervenuti le consigliere e i consiglieri Apollonio – Santiangeli – Viale – Conticelli – Ciampolini.
(Roberto Tartara)