La stazione ferroviaria Rebaudengo Fossata al Parco Sempione sarà uno snodo chiave del trasporto pubblico nella Torino del futuro. Se occorreva una conferma a quanto molti affermano da tempo il sopralluogo odierno della Commissione Urbanistica del Consiglio comunale coordinato da Antonio Ledda (Pd) lo ribadisce. Le ferrovie nella veste di Rfi (Rete ferroviaria italiana) hanno rinnovato l’impegno a concludere entro il 2024 i lavori di rifinitura di una stazione che oggi si presenta con due binari sotterranei della rete dei treni metropolitani del Servizio Ferroviario Metropolitano di Torino. A Rebaudengo Fossata ci sono altri due binari in via di ultimazione (si intravedono dietro il marciapiede del binario uno) dove è aperta la parte finale del grande cantiere del passante ferroviario di Corso Grosseto a cura di Scr per il riallacciamento alla linea Torino-Ceres dopo il troncamento dei binari alla stazione di Torino Dora: alla metà del 2023 l’opera dovrebbe concludersi. Questo significa che da lì si potrà raggiungere anche l’aeroporto di Caselle in pochi minuti, così come è previsto che la futura linea 2 della metropolitana di Torino effettuerà il suo capolinea nord-ovest presso la stazione. E senza dimenticare che a Rebaudengo Fossata ci sarà il terminal dei bus internazionali. Ma forse è bene ricordare che già oggi in quattro minuti di viaggio si raggiunge la stazione di Porta Susa e in meno di dieci minuti la stazione del Lingotto.
Chi la frequenta ne conosce i problemi: al di là di una cartellonistica giudicata da molti insufficiente, le scale mobili sono ferme e lo saranno fino a fine anno anche se parte degli ascensori funzionano; il parcheggio a raso per le auto di fronte all’ingresso è spesso esaurito e non è agevole raggiungere la stazione con un autobus; gli studenti non possono usare l’abbonamento ai mezzi pubblici per salire sui treni, così come è difficoltoso portare le biciclette nei vagoni.
Alla conclusione dei lavori Ledda ha ricordato che la stazione è all’interno del parco Sempione, in una zona dove i fenomeni di microcriminalità sono diffusi, ed ha richiamato la necessità di un’attenzione alla sicurezza in un’area che sarà sempre più frequentata negli anni a venire.
Sono stati molti i consiglieri intervenuti al sopralluogo della Commissione ai quali ha partecipato anche il presidente dell’Agenzia della Mobilità per il Bacino metropolitano di Torino, Raffaele Bianco.
Roberto Tartara