La sede torinese della Rai continua ad essere uno dei temi centrali del dibattito in Consiglio Comunale. Dopo l’incontro con i parlamentari piemontesi di tutti gli schieramenti e all’indomani dei sopralluoghi nelle sedi di via Verdi e di via Cavalli, la commissione Lavoro, presieduta da Andrea Russi, in congiunta con la commissione Cultura, questa mattina a Palazzo civico, ha incontrato le rappresentanze sindacali.
Obiettivo, è quello di redigere un documento da consegnare ai rappresentanti locali di Camera e Senato perché possa essere previsto, sul piano politico, il rilancio della sede di Torino.
Molti i temi affrontati, dagli immobili al personale, dalla formazione all’innovazione tecnologica.
Per il grattacielo di piazza XVIII dicembre è stato istituito un nuovo bando per la vendita. Nel caso ciò non dovesse avvenire, i sindacati, che lo considerano una “bomba ecologica al centro della città” invitano a far pressioni perché possa essere risanato dall’amianto. La sede di via Cavalli, invece è in affitto e non darebbe sufficienti garanzie per il futuro.
In tema di personale, denunciano la mancanza di assunzioni a fronte di pensionamenti, e il mancato rispetto dell’accordo che prevedeva l’ingresso in azienda di 20 nuove unità. A livello nazionale, l’occupazione in Rai è cresciuta dell’8% mentre a Torino è diminuita del 2.
Chiedono che Torino torni ad essere una delle piastre più produttive d’Italia, come lo era in passato, con almeno un programma in diretta o in prima serata. Avere produzioni assegnate, sottolineano i sindacati, significa avere investimenti che, nel caso di Milano, sarebbero raddoppiati.
Evidenziano la necessità di collaborazioni col Politecnico o nell’ambito del programma di sperimentazione della tecnologia 5G.
La Città segue con attenzione la vicenda Rai sotto la Mole. Contatti sono stati avviati con i vertici locali da parte di esponenti della Giunta cittadina e alcune collaborazioni sono state avviate.
Tuttavia, le organizzazioni sindacali ritengono necessario un confronto tra la Città stessa e i vertici nazionali. Secondo il presidente della commissione, Andrea Russi, è opportuno riconvocare al più presto i parlamentari a quali consegnare un documento dettagliato con le osservazioni proposte dai lavoratori e lavoratrici dell’azienda.
Federico D’Agostino