Raccontare i manicomi italiani e recuperare la memoria dell’Istituto Buon Pastore di Torino

Con i saluti istituzionali della presidente del Consiglio Comunale di Torino, Maria Grazia Grippo, si è aperto a Torino il seminario “Raccontare l’internamento manicomiale”, in programma nelle giornate del 2 e 3 marzo 2022.

Dopo un evento a Pisa, si tratta del secondo appuntamento del ciclo di incontri “Raccontare i manicomi italiani. Soggettività, spazio, internamento e narrazioni dagli anni Sessanta a oggi”, organizzato da Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa, Sissco – Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea, Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino e Dipartimento di Scienze economiche e aziendali dell’Università di Parma.

Nel suo intervento, la presidente della Sala Rossa ha evidenziato come l’idea di raccontare i manicomi italiani attraverso vari registri narrativi e cercare una coerenza e una condivisone nell’analisi di quel che accadde nei decenni antecedenti e successivi al varo della cosiddetta “Legge Basaglia” sia un’operazione di valore storico non soltanto necessaria, ma di grande impatto culturale e sociale. Un’operazione importante – ha aggiunto – in cui le Istituzioni non possono essere soltanto spettatrici. Ha quindi annunciato di aver avviato un confronto con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino sull’area corrispondente al patrimonio dell’ex Istituto Buon Pastore, destinata a una parziale opera di trasformazione.

L’intervento della presidente Maria Grazia Grippo.

L’obiettivo – ha precisato Maria Grazia Grippo – è quello di di avviare una riflessione pubblica sul significato delle storie e delle memorie di quel luogo e sull’opportunità di valorizzarle attraverso iniziative culturali e sociali e attraverso interventi urbanistici e architettonici. Un modo per riflettere sulle eredità culturali dei patrimoni materiali e immateriali della storia dell’assistenza, della cura, dell’internamento e della marginalità, con una particolare attenzione alla prospettiva di genere, poiché proprio il Buon Pastore funzionò prevalentemente come casa di “correzione” di giovani donne che l’autorità pubblica e le famiglie ritenevamo “fuori dalle norme”: un luogo nel quale era facile entrare, ma non altrettanto uscire – ha concluso la presidente.

All’appuntamento torinese hanno partecipato anche Francesco Casciano e Maria Grazia De Nicola, rispettivamente sindaco e assessora al Welfare di Collegno, città che ha ospitato un importante manicomio, ora riconvertito e restituito alla cittadinanza.

Massimiliano Quirico