Quindici anni fa, nel 2004, grazie ai fondi europei Urban 2, è nato il Centro Lavoro Torino (CLT), in via Carlo Del Prete 79, nel quartiere Mirafiori nord.
Le attività svolte dal Centro sono state presentate da Melina Murabito il 24 ottobre 2019, nella seduta della III Commissione, presieduta da Andrea Russi, alla presenza della vicesindaca Sonia Schellino.
Il CLT – coordinato dalla Città di Torino e gestito da un raggruppamento di Agenzie per il Lavoro – ha l’obiettivo di migliorare l’occupabilità e la continuità occupazionale, favorendo la ricerca autonoma del lavoro. Offre servizi di accoglienza, informazione, orientamento e aiuto nella ricerca del lavoro.
In via Carlo del Prete 79 è possibile stendere o aggiornare il proprio curriculum vitae, simulare colloqui di lavoro, consultare le varie banche dati per le offerte di lavoro, partecipare a incontri tematici, ecc.
Non si rivolge solo a chi cerca un’occupazione, ma anche alle imprese, con servizi di consulenza, ricerca e selezione del personale. Collabora con la Città Metropolitana, le Circoscrizioni e il mondo dell’associazionismo, per creare sinergie ed evitare duplicazioni di servizi.
Da gennaio 2018 a settembre 2019, in 378 giorni di apertura, il Centro Lavoro Torino ha registrato 14mila passaggi (incluse le telefonate), sono stati presi in carico 1.430 utenti, pubblicati 1.400 annunci di lavoro e redatti 2.100 curricula. Sono 1.600 le persone che hanno partecipato ad almeno uno dei 63 seminari organizzati dal Centro.
L’utenza è composta per il 53% da uomini; il 41% ha tra 30 e 45 anni.
Dei 1.430 utenti, 686 hanno trovato lavoro; sono stati stipulati 1.799 contratti (9% a tempo indeterminato), di cui il 778 di somministrazione (43%); 126.851 le giornate lavorate.
Il CLT è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 (venerdì solo mattino).
“I risultati operativi del Centro Lavoro Torino – ha dichiarato il presidente Andrea Russi – sono eccezionali: il 48% delle persone prese in carico ha trovato un’occupazione. Dobbiamo però continuare a impegnarci per dare stabilità al servizio e incrementare la rete per l’inclusione lavorativa e sociale, grazie anche alle risorse del reddito di cittadinanza”.
Massimiliano Quirico