Se è vero che da un lato che Torino è tra le città più inquinate d’Italia, è altrettanto vero, dall’altro, che questa condizione stimola la ricerca.
In particolare, docenti e dottorandi del Politecnico hanno realizzato misuratori della qualità dell’aria a basso costo, con un progetto open source che era stato presentato durante lo scorso Festival della Tecnologia.
Lo stesso oggetto è stato illustrato dagli stessi progettisti ai consiglieri della commissione Ambiente.
Si tratta di una casetta di plastica su due piani, più larga non più di 25 centimetri, all’interno della quale sono stati sistemati sensori.
Si tratta, è stato spiegato, di apparecchiature non così precise e non così sofisticate come quelle in dotazione all’Arpa. Tuttavia, dopo un processo di taratura dei sensori, sulla base delle misurazioni di quelli dell’Arpa, i dati che emergono, pur senza valore di legge, sono praticamente sovrapponibili a quelli rilevati dall’Agenzia Regionale per l’Ambiente.
Il costo di ciascun misuratore non supera i 200 euro. Esperimenti sono stati effettuati nelle vicinanze dei semafori o sui vari mezzi di trasporto. Importanti i picchi rilevati in presenza di sigarette o in occasione dei botti di capodanno.
Federico D’Agostino