I rapporti tra il Club Scherma di Torino e l’Amministrazione comunale sono stati discussi nell’ambito delle comunicazioni in Consiglio comunale nella seduta odierna in Sala Rossa. Il consigliere Aldo Curatella (Misto di minoranza – Azione) ha chiesto alla Giunta di riferire in particolare della denuncia al Comune di Torino sporta dalla società sportiva per abuso di ufficio e se sia vera la richiesta della Città al club Scherma del pagamento di cifre ulteriori rispetto a quanto previsto della delibera di affidamento della struttura.
L’assessore allo Sport della Città, Roberto Finardi, ha riepilogato la vicenda giudiziaria che negli ultimi anni ha coinvolto l’Amministrazione comunale, concessionaria dell’impianto di Villa Glicini in viale Ceppi, e il Club Scherma Torino, una vicenda caratterizzata da due sentenze della giustizia amministrativa (TAR e Consiglio di Stato).
Il consigliere Curatella ha risposto all’assessore dicendosi preoccupato per la denuncia a carico della Città e la situazione in corso. In particolare si è detto allarmato perchè oggi “non è chiara la prospettiva dell’impianto sede del club. La pandemia crea problemi anche in questo genere di vicende, ma ancora oggi non è stato deciso l’avvio di una gara per l’individuazione del nuovo concessionario della struttura.”
La consigliera del Pd, Maria Grazia Grippo, ha ricordato con preoccupazione che a Villa Glicini lavorano circa cinquanta persone (maestri, preparatori, maestranze): “C’è imbarazzo per una vicenda giudiziaria che coinvolge un club noto per la sua buona reputazione e per quanto ha rappresentato e rappresenta nella vita cittadina. Una seduta di Commissione dedicata al tema sarebbe utile.”
Il Consigliere del M5S, Marco Chessa, ha ringraziato l’assessore Finardi per aver voluto ricordare una vicenda da cui si evince “la regolarità delle procedure percorsa da parte della Città nei confronti del Concessionario. È compito della Città tutelare l’interesse pubblico dei propri beni e, sotto l’aspetto politico, sono convinto che vista la storia dell’impianto vada mantenuta la destinazione di Villa Glicini alla pratica della scherma.”
(Roberto Tartara)