Psicologia e teatro “per ritrovare la bussola”

Un paziente psichiatrico indonesiano immobilizzato con un ceppo al piede in una capanna isolata (foto Con Noi APS)

Forte di una straordinaria esperienza realizzata in Indonesia, con la presa in carico e il recupero di un centinaio pazienti psichiatrici che erano costretti a vivere in condizioni disumane (isolati, non curati e per di più immobilizzati con ceppi di legno ai piedi, come si vede nella foto), l’associazione Con Voi APS ha ora organizzato un progetto pilota nell’ambito del carcere torinese “Lorusso e Cutugno”.
Presentato ieri ai consiglieri e consigliere della IV commissione Servizi sociali dalla psicologa Claudia Amoruso, il progetto riabilitativo “La Bussola ri-trovata” prevede il coinvolgimento di dieci reclusi, uomini e donne individuati attraverso un’accurata profilazione di caratteristiche e fragilità specifiche, tutti con figli di età compresa tra i 6 e i 13 anni.

Il percorso di trattamento e riabilitazione è gestito da psicologi, psicoterapeuti e anche da un regista, poiché è stata prevista anche un’attività teatrale congiunta tra genitori e figli.

(C.R.)