L’anno scorso si sono verificati in città 4132 incidenti stradali, con 22 persone decedute e 2755 ferite. Si tratta di un dato citato da un documento sulla promozione dell’educazione alla sicurezza stradale (prima firmataria Elena Apollonio, Demos-AD ) che è stato approvato oggi pomeriggio in Sala Rossa . L’ordine del giorno ricorda tra l’altro come una mozione del Consiglio comunale del novembre 2022 abbia impegnato la Città a portare il limite di velocità a 30 km/h e a proclamare Torino “Città 30 all’ora”.
All’Amministrazione si richiede la promozione di ulteriori azioni ed interventi a sostegno della sicurezza stradale. Fra i provvedimenti portati ad esempio, la realizzazione della Città 30 all’ora, il monitoraggio degli attraversamenti con scarsa visibilità, l’adeguamento dei limiti di velocità alle condizioni di visibilità, la creazione di isole salvagente al centro delle carreggiate “ed ogni utile azione e iniziativa che favorisca la cultura della sicurezza stradale del pedone”.
Inoltre, all’esecutivo di Palazzo Civico si chiede di sollecitare la Regione Piemonte, di concerto con Amministrazioni comunali e Ufficio Regionale Scolastico (coinvolgendo inoltre le Associazioni per la mobilità ciclabile e sostenibile), a un investimento straordinario sull’educazione dei giovani, in particolare studenti degli ultimi due anni delle scuole medie superiori. Occorre inoltre, sottolinea il testo approvato in aula, una sensibilizzazione a larga scala per combattere le cause delle morti, quali eccesso di velocità, uso dei telefonini e distrazione, guida sotto gli effetti dovuti all’assunzione di bevande alcoliche o droghe.
Il documento è stato approvato, dopo gli interventi dei consiglieri e consigliere Apollonio, Ravinale, Ledda, Viale, Catizone, ai quali si è aggiunta l’assessora Foglietta, con 26 voti a favore e 7 contrari. Ad appoggiare la mozione, oltre ad Apollonio , sono stati i consiglieri e consigliere di PD, M5S, To Domani, Sinistra Ecologista, Moderati. Contrari i consiglieri di Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e +Europa/Radicali.
Claudio Raffaelli