La Regione Piemonte adegui la legge elettorale regionale n°. 21 del 2009, recependo quanto previsto dalla legge n°. 20 del 2016, che prevede che, a prescindere dal sistema di voto, le liste dei partiti abbiano una presenza non superiore al 60% del totale di persone dello stesso sesso e che le liste debbano consentire l’espressione di almeno due preferenze, di cui una riservata a un candidato di sesso diverso, pena l’annullamento delle preferenze successive alla prima.
Lo chiede un ordine del giorno approvato il 5 settembre 2022 dal Consiglio Comunale di Torino all’unanimità (28 voti favorevoli su 28 consigliere e consiglieri presenti, proposto con l’obiettivo di colmare il deficit di rappresentanza femminile nel Consiglio regionale del Piemonte, partendo dal presupposto che una politica senza donne è una politica dimezzata.
Massimiliano Quirico