Non ne potevano più i cittadini di via Aosta, in Barriera di Milano, di quel luogo di degrado, al civico 119.
A novembre l’esposto in Comune, dopo il terzo incendio che ha contribuito a rendere precarie le condizioni strutturali dell’edificio.
L’area recintata accanto alla casa, in stato di abbandono come l’abitazione, da parte della proprietà, era diventato luogo di spaccio, una discarica a cielo aperto all’interno della quale era presente persino una carcassa di auto.
Questa mattina, i consiglieri della I Commissione, competente per gli aspetti di sicurezza, si sono recati in sopralluogo per osservare i lavori di consolidamento dell’edificio e gli interventi effettuati.
E’ evidente che, trattandosi di proprietà privata, è stato spiegato dai tecnici comunali, la Città può solo intervenire per garantire il decoro e la messa in sicurezza dell’area per i residenti della zona e per i passanti.
E’ stato stabilizzato il tetto, rinforzati i sostegni dei balconi, murati alcuni accessi, ripulita l’area esterna dall’immondizia e, proprio questa mattina, sono stati abbattuti gli alberi bruciati negli incendi e sfrondato quello restante.
Gli interventi del Comune saranno addebitati alla proprietà e, nel caso questa sia impossibilitata a far fronte alle spese, occorrerà valutare un eventuale intervento dei servizi sociali, perché possano essere individuate soluzioni per un contesto che va oltre il decoro urbanistico.
Soddisfazione da parte dei cittadini presenti al sopralluogo che hanno evidenziato come, in realtà, ci siano state diverse richieste di acquisto dell’immobile, porzione di una serie di caseggiati bassi, simili a cascine, completamente riqualificati e che rappresentano la conservazione della memoria di un pezzo di storia di quartiere.
Una prima risposta, è stato sottolineato, che può rappresentare un modello da riproporre anche in altre zone della città.
Federico D’Agostino