Due anni di fase acuta della pandemia hanno dato avvio a riflessioni sulla gestione del servizio sanitario di prossimità.
La prospettiva, per i cittadini, è quella di potersi avvalere di cure e analisi decentrati, nell’ambito del territorio di residenza.
All’orizzonte, anche grazie ai fondi previsti dal PNRR, si intravede la realizzazione delle “case di comunità”, luoghi nei quali medici di base potranno interagire direttamente con medici specialisti, dove sarà possibile svolgere analisi, dove il personale sanitario potrà confrontarsi anche con i servizi sociali del territorio.
E’ un percorso in divenire. Alcuni territori devono rivedere profondamente alcune strutture o ampliarle.
Altre, invece, hanno la necessità di adattare i propri spazi alle nuove esigenze, organizzative ed operative, pur svolgendo già attività specialistica, diagnostica e di analisi.
E’ il caso della casa della salute di via Farinelli, a Torino nella zona di Mirafiori Sud, visitata dalla commissione Sanità e Servizi sociali del Comune, che in prospettiva recepirà le caratteristiche di casa di comunità.
Si tratta di una struttura molto ricca di servizi sanitari e che, attualmente, è chiamata ad effettuare una progettazione ponte verso la futura casa di comunità come centro servizi distrettuale integrato, previsto da una normativa regionale.
La sperimentazione, che si dovrebbe concludere nel dicembre 2023, cercherà di definire operativamente e funzionalmente il punto unico di accesso in cui il cittadino porterà la sua domanda di salute, più o meno complessa.
Qui operatori professionali dovranno avere la capacità e la sensibilità di analizzare le domande e attivare i servizi.
Colonne portanti saranno le figure infermieristiche, amministrative oltre al personale dei servizi sociali.
La struttura, attualmente, ha il servizio di medicina legale, uno dei punti della rete di diabetologia, medicina dello sport, l’rsa, due hospice per cure palliative, le commissioni per le patenti e per le invalidità, un centro prelievi, un consultorio, un’area dedicata alla dialisi, in collaborazione con le Molinette, sede di uno dei due centri della protesica (l’altro è nella zona nord della città) oltre ad un servizio di guardia medica.
La struttura di via Farinelli ha già attivato il Punto assistito, per cittadini con difficoltà dal punto di vista informatico, per l’accesso al proprio fascicolo sanitario elettronico.
Nel corso della visita, accompagnati dai dirigenti sanitari Korosi Gyongyi e Stefania Orecchia, hanno potuto vederee gli ampi spazi visitando parte dei reparti e degli ambulatori e colloquiando con i responsabili sanitari.
Federico D’Agostino