La chiesa di San Lorenzo è un gioiello architettonico nascosto fra le pieghe di piazza Castello. Opera di Guarino Guarini, realizzata fra il 1668 e il 1680, è un capolavoro del Barocco europeo che colpisce per le geometrie della volta a cupola e i dettagli delle altre parti della chiesa. Fra queste l’Altare maggiore, il Ciborio, il coro, le volte e gli elementi parietali del presbiterio che sono appena stati restituiti all’antico splendore grazia ad un’operazione di restauro curata dalla Consulta di Torino per la Valorizzazione dei Beni artistici e culturali con la supervisione della Soprintendenza archeologia Belle arti e paesaggio della Città metropolitana di Torino. Mercoledì scorso, alla presentazione dei lavori da poco ultimati, era presenta anche la presidente della commissione Cultura, Lorenza Patriarca che ha così commentato l’intervento: “Davvero significativa l’operazione che ha permesso di riportare all’originario splendore un gioiello dell’architettura Barocca che si mostra oggi in tutta la sua meraviglia. Come aveva dichiarato lo stesso Guarini, avere usato marmi colorati e pietre preziose provenienti da ogni parte del mondo conosciuto è stato un modo per rappresentare l’universalità dell’opera. Così la scelta della posizione dell’Altare maggiore fu un’innovazione che fece scuola perché per la prima volta fu staccato dalla parete di fondo per dare maggiore risalto alla pala d’altare e valorizzare il gioco prospettico. Un incanto da non perdere!”
Marcello Longhin