Novità in vista per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, svantaggiate o appartenenti alle fasce deboli del mercato del lavoro a Torino.
È infatti iniziata il 20 giugno 2019 – in una seduta delle Commissioni III, IV e Diritti e Pari opportunità, presieduta da Maria Grazia Grippo – la discussione per arrivare alla modifica del Regolamento comunale (n. 307) che disciplina il loro inserimento occupazionale in aziende aggiudicatarie di contratti di fornitura di beni o servizi con la Città di Torino.
Modifiche richieste dalle nuove normative recentemente entrate in vigore, ma anche da consigliere e consiglieri comunali e da un’interpellanza proposta dalla consigliera Elide Tisi, discussa in Sala Rossa lo scorso 10 giugno.
Non viene stravolto l’impianto generale del Regolamento – ha dichiarato in Commissione l’assessore al Lavoro, Alberto Sacco – ma viene integrato e migliorato, per favorire l’applicazione di corrette condizioni contrattuali e una maggiore stabilità occupazionale.
Oltre a rivedere obblighi, criteri, punteggi, servizi affidabili, monitoraggio e sanzioni, si prevede che almeno il 4% dell’importo complessivo degli affidamenti a terzi delle forniture di beni e servizi della Città sia destinato a contratti realizzati ai sensi del Regolamento (ora è il 3%) e c’è anche l’ipotesi – ha aggiunto Sacco – di creare un Albo delle imprese virtuose.
L’assessore ai Diritti, Marco Giusta, ha proposto di inserire tra i beneficiari delle disposizioni regolamentari anche le donne vittime di violenza e le persone che hanno intrapreso un percorso di transizione e cambio di sesso.
La discussione proseguirà nelle prossime settimane, anche in attesa dell’arrivo dei pareri delle Circoscrizioni torinesi.
Nel 2018 sono state 530 le persone svantaggiate occupate grazie al Regolamento 307 (erano 436 nel 2017).
Massimiliano Quirico