Novantamila persone di nazionalità romena vivono nell’area della Città metropolitana, metà delle quali nel capoluogo. Tra gli studenti stranieri nelle scuole e università torinesi, più di un quarto sono romeni, anche di seconda generazione e talvolta di terza. Infine, tra gli imprenditori stranieri che operano in Piemonte, il 23% sono romeni, mentre la nostra regione è al quinto posto tra quelle italiane per l’export verso Bucarest.
Anche al netto degli antichi rapporti diplomatici e culturali tra i nostri due Paesi, basterebbero questi dati a spiegare i motivi del “Business Forum Romania – Piemonte. Nuove opportunità di collaborazione – Focus settore Meccatronica” svoltosi oggi pomeriggio presso il Circolo della Stampa, a Palazzo Ceriana Mayneri. Organizzato su iniziativa della Regione Piemonte e dell’Ambasciata di Romania, il Forum ha visto con la partecipazione di numerose autorità e una platea affollata di imprenditrici e imprenditori italiani e romeni.
Il Paese esteuropeo era rappresentato ai massimi livelli, col il sottosegretario all’economia Lucian Ioan-Rus, l’ambasciatrice in Italia Gabriela Dancau e la console generale Ioana Gheorghias, mentre da parte italiana sono intervenuti il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il prefetto Raffaele Ruberto, la consigliera e capogruppo Nadia Conticelli, delegata dal sindaco a rappresentare la Città di Torino.
Nel suo intervento, Conticelli ha sottolineato come la meccatronica, l’elettronica, l’informatica, rappresentino l’occasione giusta per una città come Torino, dove la tradizione manifatturiera nel campo dell’automobile e delle comunicazione è andata a saldarsi con sviluppo tecnologico e ricerca. La consigliera ha poi ribadito la centralità della formazione, in una città che vede tanti ragazzi e ragazze romeni studiare fianco a fianco con i loro compagni e compagne di corso italiani. Occorre, ha concluso, gettare il cuore oltre l’ostacolo, soprattutto nella situazione odierna, caratterizzata da grande incertezza, con una sorta di pandemia economico-sociale che impone di saper guardare avanti.
Claudio Raffaelli