Piazza Ragazzabile

Nella fotografia: Sara Maniscalco (a destra) e Camilla Barbiero dell'associazione Jonathan hanno presentato Piazza Ragazzabile

Vi sarà forse capitato magari d’estate di incrociare gruppi di ragazzi in bicicletta tra i 14 e i 17 anni  caratterizzati da giubbini arancioni ad alta visibilità che si prendono cura di luoghi minimi della città: una panchina vandalizzata, un cesto della raccolta rifiuti da riparare, elementi d’arredo malandati nei parchi cittadini. Gli organizzatori del laboratorio di ecologia urbana nelle vesti dell’associazioni capofila Jonathan sono giunti a Palazzo civico ospiti della Commissione Ambiente coordinata da Claudio Cerrato (Pd) per raccontare oltre gli vent’anni di vita di Piazza Ragazzabile, il cantiere-laboratorio ecologico formato da adolescenti che si prendono cura della Città dove vivono: gli inizi nel 2000 a Collegno e nel tempo il coinvolgimento dei Comuni di Grugliasco, Carmagnola, Carignano, Castagnole, Piobesi, Villastellone, Moncalieri, Vercelli, Chieri e da questa estate Rivoli. A Torino dal 2012 il progetto è presente nelle Circoscrizioni Tre e Quattro mentre dal 2018 funziona anche alla Due. Cinque le parole cardine della presentazione. Coprogettare; l’idea non è solo un modo per prendersi cura della Città ma di vivere lo spazio pubblico insieme alle nuove generazioni coinvolgendo operatori, tecnici e amministratori. Incontrare; facilitare gli adolescenti nella relazione con gli adulti attraverso esperienze formative alle porte della maggiore età. Agire: offrire alle generazioni l’opportunità di vivere gli spazi pubblici della Città producendo risultati visibili e concreti. Crescere: orientare ed educare all’acquisizione di abitudini nel rispetto dei beni comuni fornendo spunti di incontro e confronto con i cittadini. Comunicare: raccontare le attività del cantiere ai cittadini promuovendo l’incontro con le famiglie dei ragazzi. I numeri dell’iniziativa sono continua in crescita: nel 2023 sono stati coinvolti cinquecentosessantadue adolescenti; cinquantaquattro giovani tra volontari e animatori; cinquecentosessanta famiglie; centocinquantasette adulti tra esperti e funzionari; oltre seicentosettantacinquemila i beneficiari complessivi. Ai lavori della Commissione sono intervenuti Pidello – Santiangeli – Cioria – Abbruzzese – Patriarca – Garione – Borasi – Ciampolini. 

(Roberto Tartara)