La rotonda di piazza Derna presenta degli attraversamenti pedonali ritenuti pericolosi, sui quali occorre sollecitamente intervenire. La piazza è uno dei principali snodi della viabilità dell’area nord di Torino. Vi si incrociano infatti due assi di scorrimento come corso Giulio Cesare e via Botticelli, rispettivamente sulle direttrici nord-sud ed est-ovest. L’ingresso all’autostrada per Milano è poco più oltre, la linea tramviaria 4 – uno dei capisaldi del trasporto pubblico cittadino – attraversa la piazza nei due versi. Il traffico è notevole, soprattutto nei canonico orari di punta, e la presenza di scuole nelle immediate vicinanze, unita alla densità abitativa in zona, determina un forte passaggio pedonale sulla piazza. Proprio a partire da questa situazione, un comitato di residenti è stato ricevuto a Palazzo Civico dalla II commissione Viabilità e Urbanistica, presieduta da Tony Ledda. Il comitato (che ha fornito le immagini a corredo dell’articolo) ha segnalato con forza la pericolosità degli attraversamenti pedonali presenti, tra strisce consunte e poco visibili, semafori inattivi, senza pulsante di chiamata o che funzionano solo in corrispondenza del passaggio delle vetture tranviarie, traffico automobilistico talvolta troppo veloce.
La precarietà della situazione ha visto concordi, con sfumature diverse, i consiglieri e consigliere intervenuti in gran numero: hanno infatti preso la parola, oltre al presidente Ledda, Liardo, De Benedictis, Viale, Patriarca, Tosto, Conticelli, nonché i consiglieri della Circoscrizione 6 Martelli e Scagliotti, quest’ultimo coordinatore circoscrizionale.
Anche la Consulta comunale per la mobilità ciclistica ha preso parte al dibattito.
Diversi gli interventi urgenti prospettati, anche con il concorso dei tecnici comunali presenti: la revisione degli impianti semaforici, d’intesa con IREN, il miglioramento della visibilità degli attraversamenti pedonali, l’eventuale sopraelevazione degli stessi per ridurre la velocità degli autoveicoli in transito.
In ogni caso, si tratterà di trovare una sintesi tra esigenze di mobilità diverse: le priorità per il trasporto pubblico, la scorrevolezza del traffico e la sicurezza dei pedoni, che siano adulti o allievi delle vicine scuole. Chiaramente, è quest’ultimo l’aspetto che risulta prioritario.
(Claudio Raffaelli)