Nella seduta congiunta del 25 marzo 2020 delle Commissioni consiliari Prima, Terza e Controllo di gestione, presieduta da Marco Chessa, alla presenza dell’assessore al Personale Sergio Rolando, si è discusso delle misure disposte per la tutela del personale dipendente della Città di Torino volte a contrastare la diffusione del contagio da Covid-19.
Il direttore del Personale Giuseppe Ferrari ha spiegato che la Città ha iniziato lo scorso 20 febbraio ad assumere provvedimenti per contrastare il nuovo coronavirus, con una circolare contenente informazioni di carattere epidemiologico fornite dal medico competente. Un’ulteriore circolare, il 26 febbraio, ha fornito a dirigenti e dipendenti disposizioni operative, tra cui quelle di favorire call conference, sospendere le attività di formazione, evitare eccessiva compresenza in uffici e sale pubbliche, potenziare la pulizia in locali di lavoro, ascensori e servizi igienici, fornire liquidi detergenti e altre indicazioni, come quella di abbandonare il luogo di lavoro in caso di febbre, contattando il medico curante e i numeri telefonici di emergenza. Si è anche incentivato il telelavoro.
Il 28 febbraio è stata data disposizione alle imprese di pulizia di pulire gli uffici con disinfettanti a base di cloro e alcol, implementando la pulizia dei locali aperti al pubblico.
Le misure sono state prorogate il 2 marzo. Il 5 marzo è stata diramata una circolare su fruizione di permessi, congedi e smart working e comportamenti da seguire.
Il 9 marzo c’è stato un avviso per invitare il personale proveniente da province a rischio ad astenersi dall’andare al lavoro e sono state fornite ulteriori precisazioni sullo smart working.
Il 10 marzo è stata inviata ai dirigenti una circolare tecnica sulla gestione di apparecchiature informatiche, smartphone e videoconferenze; nella stessa data, ai dipendenti è stata mandata un’ulteriore circolare su smart working e comportamenti da seguire.
Il 19 marzo c’è stata un’altra circolare a tutti i dipendenti su misure straordinarie, lavoro agile, congedi specifici, indennità, legge 104, misure per sorveglianza attiva, ecc.
Altre circolari sono state sviluppate con il sistema di prevenzione e protezione: il 4 marzo sui comportamenti da tenere sul lavoro, con in allegato una comunicazione del medico competente e materiali da affiggere relativi ai comportamenti nei luoghi di lavoro; il 5 marzo c’è stato un aggiornamento sulla necessità che i lavoratori si prendano cura della propria salute; il 10 marzo e 13 marzo altre circolari sui nuovi Dpcm, comportamenti dipendenti, numeri di emergenza, misure su procedure concorsuali e altro; il 18 marzo e 20 marzo su procedure in caso di sospetta positività al nuovo coronavirus e contatti con persone positive; il 23 marzo su formazione a distanza per i dipendenti.
È stata anche istituita una cabina di regia con i sindacati, che si riunisce tutti i martedì. Sono inoltre stati stabiliti i servizi minimi e l’obbligo di segnalare al personale casi di Covid-19.
Non ci sono problemi – ha affermato Ferrari – di approvvigionamenti di mascherine e guanti (ce ne sono alcune migliaia a Palazzo Civico) e liquido sanificante (200 litri disponibili).
Nel dibattito, il consigliere Aldo Curatella (Gruppo misto di minoranza) ha detto di aver ricevuto diverse segnalazioni da operatori dalle Polizia Municipale che affermano di dover utilizzare sempre la stessa mascherina e ha chiesto informazioni al riguardo, oltre a chiedere i numeri dei contagiati tra i dipendenti del Comune e quelli delle società partecipate (Amiat, in particolare).
Anche Enzo Lavolta (PD) ha chiesto ulteriori informazioni sulle caratteristiche tecniche delle dotazioni delle mascherine, in particolare su quelle fornite al personale delle Circoscrizioni a contatto con il pubblico.
Problemi di disponibilità di mascherine per la Polizia Municipale sono stati segnalati anche dalla consigliera Maria Grazia Grippo (PD), che ha anche chiesto ragguagli sui numeri dei contagiati e sui servizi comunali ancora attivi in presenza. Tema che anche le consigliere Eleonora Artesio (Torino in Comune) ed Elide Tisi (PD) hanno chiesto di affrontare in sedute specifiche di Commissione, ad esempio per approfondire le tutele per il personale dipendente e le modalità di funzionamento di anagrafi, manutenzione del verde e del suolo pubblico, servizi sociali (con riferimento anche al personale “esterno”), ecc.
La consigliera Viviana Ferrero (M5S) ha raccomandato di effettuare interventi di pulizia programmata negli spazi comunali.
I consiglieri Federica Scanderebech (Rinascita Torino) e Raffaele Petrarulo (Lista Civica Sicurezza e Legalità) hanno ringraziato gli Uffici comunali per i grandi sforzi che stanno compiendo e hanno chiesto, tra le altre cose, quanti tamponi sono stati fatti tra il personale comunale e in che settori operavano i tre dipendenti positivi.
La consigliera Lorenza Patriarca (PD) ha domandato delucidazioni sulla gestione dei turni di lavoro e del personale che non può operare in smart working.
Nel rispondere alle domande di consigliere e consiglieri, il direttore del personale ha fornito delucidazioni sui servizi comunali attivi e sospesi e sulla gestione delle modalità di lavoro in presenza e a distanza e ha spiegato che il 20 marzo sono state consegnate ulteriori mascherine a Polizia Municipale e Assistenza. Sono state fornite 230 mascherine FFP2 e FFP3 e oltre 2.000 mascherine chirurgiche (solo 850 distribuite nella giornata del 24 marzo).
Ha quindi dichiarato che ci sono stati tre casi di persone positive al virus tra il personale (uno alla Divisione Servizi Finanziari, uno tra il Corpo di Polizia Municipale, uno nei Servizi culturali e Sistema informativi), nessuno tra i dipendenti delle imprese di pulizia. Ci sono anche stati contatti con le agenzie di somministrazione di lavoro per tutelare il personale.
Degli 8.642 dipendenti del Comune di Torino, al 24 marzo 2020 risultano presenti in sede 1.385 persone (16%), 2.695 in smart working (31%), 808 in malattia, 691 in ferie, 3.063 assenti per altre causali (legge 104, congedi, ecc.).
Per quanto riguarda la pulizia degli uffici, sono già stati stanziati ulteriori fondi, ma al momento si preferisce tenere chiusi gli uffici vuoti e concentrare gli interventi di pulizia nei locali aperti al pubblico. I dati sui tamponi – è stato spiegato – sono gestiti dal servizio di igiene e sanità pubblica, così come i dati relativi alla diffusione del contagio tra le aziende partecipate sono di competenza dei rispettivi medici di competenza delle società.
Relativamente ai cantieri, sono stati chiusi e messi in sicurezza tutti quelli della Città: sono attivi solo emergenza e manutenzione ordinaria.
Ulteriori approfondimenti sono previsti nelle prossime sedute di Commissione.
Massimiliano Quirico