Nella seduta del 27 settembre 2024 delle Commissioni Quarta e Prima, presieduta da Vincenzo Camarda (PD), il consigliere Ahmed Abdullahi (PD) ha illustrato una sua proposta di mozione per chiedere di avviare una sperimentazione presso gli Uffici comunali per il rinnovo dei permessi di soggiorno per motivi familiari e potenziare il personale degli Uffici immigrazione delle Questure, dello Sportello unico per l’immigrazione delle prefetture e dell’Ufficio Stranieri del Comune di Torino.
Ci sono lunghissime code – ha spiegato il proponente – davanti agli Uffici della Questura di Torino in corso Verona, di persone non solo residenti in città, ma in tutta la provincia, che chiedono il rilascio e il rinnovo dei permessi di soggiorno: dobbiamo intervenire per risolvere la situazione, rimuovendo gli ostacoli burocratici.
Nel dibattito in Commissione, la consigliera Tiziana Ciampolini (Torino Domani) si è augurata che si possano fare passi avanti, grazie anche all’impegno degli amministratori locali e ha quindi proposto di emendare il documento, chiedendo di “dare mandato ai Servizi sociali, nel termine di 90 giorni dall’approvazione della presente mozione, di svolgere una ricognizione sulle provvidenze sociali sospese durante il processo di rinnovo del permesso di soggiorno per motivi famigliari e per cure mediche e di individuare le eventuali procedure attivabili per tutelare i cittadini interessati, anche in collaborazione con gli altri enti”.
Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani) ha chiesto approfondimenti sulle modalità di rinnovo dei permessi e sulle tempistiche.
Occorre decentrare in provincia gli uffici per rinnovare i permessi di soggiorno – ha detto Pierino Crema (PD). Ha quindi proposto di sperimentare una procedura con una comunicazione automatica all’anagrafe comunale quando viene rinnovato il permesso di soggiorno.
Sara Diena (Sinistra Ecologista) ha espresso il supporto del suo Gruppo alla proposta di mozione.
Valentino Magazzù (PD) ha auspicato un confronto con le opposizioni e ha accolto con favore la proposta del consigliere Crema sul coinvolgimento delle anagrafi cittadine.
Per Tony Ledda (PD) non è possibile continuare ad avere code così lunghe agli uffici di corso Verona e occorre la volontà politica di trovare una soluzione dignitosa.
Serve più personale per gestire una situazione non più sostenibile, secondo Alberto Saluzzo (PD), che ha suggerito anche un coinvolgimento delle Ambasciate.
Anna Borasi (PD) e Angelo Catanzaro (PD) hanno ringraziato il consigliere Abdullahi per la concretezza della proposta.
L’assessore al Welfare Jacopo Rosatelli ha rimarcato la necessità di dare voce e togliere dall’invisibilità le persone che necessitano del permesso di soggiorno e ha ribadito che le Istituzioni statali competenti devono assumersi la propria responsabilità, confermando la disponibilità dell’Amministrazione comunale a una leale collaborazione.
L’assessore a Legalità e Sicurezza Marco Porcedda ha assicurato che approfondirà la questione con il nuovo questore per decentrare le pratiche riguardanti i permessi di soggiorno, come avvenuto per i passaporti,
L’atto è stato liberato per l’aula e passerà all’esame del Consiglio Comunale.
Massimiliano Quirico