“Vogliamo che la scuola elementare Gianni Rodari sia di tutti. Ora invece ci sono locali non accessibili a chi ha difficoltà motorie, come mensa, biblioteca, teatro e palestra. Ci sono solo scale e mancano ascensori e montascale”.
È quanto ha dichiarato Federica Lofranco, mamma di una bambina che frequenta l’istituto scolastico, tra le firmatarie di una petizione sulla questione, presentata nella seduta del 18 dicembre 2024 delle Commissioni Quinta e Quarta, presieduta da Lorenza Patriarca (PD).
Vorremmo che tutti potessero vivere pienamente e serenamente la scuola – ha detto Federica Lofranco.
L’edificio è totalmente accessibile al piano terreno grazie a una rampa in cortile – ha spiegato l’assessora all’Istruzione Carlotta Salerno – e stiamo ragionando per installare un elevatore per servire gli altri locali.
Grazie all’interessamento della scuola – ha detto l’assessora – c’è stata una proposta di un privato per cedere un elevatore, ma purtroppo potrebbe fare solo una rampa e non sarebbe quindi utilizzabile.
Inseriremo l’elevatore nel Piano triennale delle opere pubbliche: cercheremo di fare il prima possibile – ha concluso Carlotta Salerno.
Nel dibattito in Commissione, il consigliere Vincenzo Camarda (PD) ha ringraziato l’assessora per l’attenzione al tema e ha auspicato una rapida soluzione del problema, avendo monitorato sin da subito la vicenda.
Per Pino Iannò (Torino Libero Pensiero) la situazione è deprimente, con genitori costretti a raccogliere firme e presentare una petizione per abbattere le barriere architettoniche in una scuola.
Non pensavo potessero esistere situazioni simili nel 2025 – ha detto Domenico Garcea (Forza Italia), sostenendo che da anni manca una visione politica e che si sarebbe potuto fare ricorso ai fondi del Pnrr. Ha quindi domandato informazioni su costi e tempi certi dell’intervento.
Pietro Abbruzzese (Torino Bellissima) ha chiesto approfondimenti sulle modalità di installazione dell’elevatore.
Angelo Catanzaro (PD) ha invitato a non fare azioni di “sciacallaggio” politico sulla vicenda.
Non si può strumentalizzare il tema – ha detto Caterina Greco (PD) – anche perché abbiamo un vasto patrimonio di edilizia scolastica e molte scuole sono state costruite senza pensare all’inclusività, ma è nostro dovere impegnarci per avere scuole accessibili e sicure.
Elena Maccanti (Lega) si è scusata con le mamme della scuola per la situazione e ha chiesto notizie sulle condizioni di accessibilità delle altre scuole torinesi.
Giuseppe Catizone (Lega) ha chiesto quando verrà installato l’elevatore: dobbiamo dare certezze ai genitori – ha detto.
Invece di spendere un milione di euro per il capodanno, se ne potrebbero spendere 900mila e installare l’elevatore – ha sostenuto Andrea Russi (M5S).
La questione è politica e riguarda anche molte altre scuole – ha evidenziato Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani).
L’intervento, che richiede anche opere edili, potrebbe costare sui 150mila euro – ha spiegato nella replica l’assessora Carlotta Salerno, annunciando una ricognizione generale sugli edifici scolastici, per poi confrontarsi sugli interventi da effettuare anche con la ministra per la Disabilità per ottenere risorse adeguate.
Massimiliano Quirico