In commissione ambiente (presidente Mensio) l’assessora all’innovazione Paola Pisano annuncia l’imminente entrata in funzione del sito “Decidi Torino”, simile ad altri già in uso in città come Barcellona e Madrid, che consentirà processi partecipativi in fatto di progettazione di opere pubbliche (si potranno proporre ma anche co-progettare). Non solo ma a fronte di stanziamenti dati, i cittadini potranno votare per un progetto o per un altro assegnando gli stanziamenti al più votato.
Il primo campo di sperimentazione della novità sarà il rinascente giardino di via Revello, nella Circoscrizione 3 che, in una prima fase, riferisce l’assessore all’ambiente, Alberto Unia, vedrà la rimozione di parte del muro e della recinzione in ferro, dei cancelli metallici e di 3 serbatoi interrati, la creazione di un manto erboso e la manutenzione del patrimonio arboreo esistente, nonché la realizzazione di un impianto d’illuminazione e la collocazione di panchine e cestini. Termine lavori: novembre 2017. La seconda fase che deciderà l’assetto definitivo di illuminazione, giochi per bambini, regole di utilizzo eccetera sarà affidata proprio a “Decidi Torino”.
Francesca Troise, presidente della Circoscrizione manifesta la sua soddisfazione per la riqualificazione di quei 5.000 metri quadrati finalmente restituiti ai cittadini, ma osserva che gli strumenti di partecipazione fisica dei cittadini, come le Commissioni circoscrizionali e le Commissioni di quartiere (queste ultime formate da cittadini e coordinate da un Consigliere circoscrizionale), istituite poco più di un anno fa con la riforma del decentramento, verrebbero mortificate dall’uso della rete. “Inoltre – osserva Troise – poco il nostro territorio conta 30.000 anziani” a significare che sarebbero in buona parte alieni dall’uso di strumenti informatici.
Il dibattito spicca il volo: la maggioranza difende uno strumento che limiterebbe al minimo l’interferenza della politica nel processo decisionale, a favore di un’interazione diretta tra cittadini e tecnici comunali, mediata dallo strumento informatico, le minoranze rivendicano la necessità della partecipazione diretta e del confronto anche politico, purché fattivo.
Fanno sintesi finale Unia e Mensio: discussione interessante e costruttiva, non si contrappongano i due metodi, perché l’’intenzione non è di escludere qualcuno ma di includere di più, sperimentando procedure innovative. Insomma oggi più che mai l’importante è partecipare.