Dopo il buon successo della sua prima edizione, svoltasi l’anno scorso, le Giornate della Legalità rilanciano per il 2025, con un fitto programma di iniziative pubbliche (https://giornatedellalegalita.it) che si svolgeranno dal 10 al 13 ottobre. Sono stati gli assessori Marco Porcedda e Rosanna Purchia, insieme alla Fondazione per la Cultura Torino e ad Avviso Pubblico (rete delle istituzioni locali contro mafie e illegalità), a illustrarne le linee ai consiglieri e consigliere della commissione Legalità, presieduta da Luca Pidello. Le iniziative delle Giornate della Legalità 2024 si svolgeranno in quelli che sono luoghi abitualmente chiusi o non liberamente fruibili da parere della cittadinanza, tribunali, caserme, istituti penitenziari, senza dimenticare la storica Sala Rossa di Palazzo Civico: dibattiti, lezioni, momenti di spettacolo, laboratori e visite guidate. Il tutto a titolo gratuito e all’insegna dell’esplorazione del Diritto in una nuova prospettiva emozionale.
La presentazione delle Giornate della Legalità è stata anche l’occasione per illustrare un nuovo progetto partecipativo sul tema. Un questionario su modulo Google, preparato con la collaborazione delle strutture facenti capo alla segretaria generale del Comune, Annalisa Puopolo, sulla percezione dei comportamenti illeciti o ascrivibili ad una situazione borderline tra regolarità e illegalità. Il questionario, al quale è previsto si risponda in forma anonima, sarà diffuso nella macchina amministrativa comunale, a partire da aree particolarmente interessate al tema, nonché come Edilizia, Contratti e Appalti, staff assessorili, nonché sul territorio della Circoscrizione 3, estendendola in questo caso anche all’esterno della struttura comunale, tramite le reti associative della società civile. Dall’elaborazione dei dati si attende infatti anche un’utile fotografia della percezione che la cittadinanza ha della “macchina comunale”. L’efficienza amministrativa, è stato sottolineato nel corso dell’incontro, è fondamentale per quella trasparenza che rappresenta il primo strumento di deterrenza nei confronti di irregolarità e persino infiltrazioni criminali.
L’iniziativa ha riscosso interesse e approvazione da parte di vari consiglieri intervenuti, Ledda, Diena, Apollonio, Borasi, Garione, oltre al presidente Pidello.
Claudio Raffaelli