Giunto alla sua ventesima edizione, il Report redatto dall’Osservatorio sulla condizione abitativa della Città di Torino è stato presentato nella seduta del 12 luglio 2024 della Quarta Commissione, presieduta da Vincenzo Camarda (PD).
L’assessore al Welfare Jacopo Rosatelli ha ringraziato il presidente Camarda per la sensibilità dimostrata sulla tematica e ha evidenziato il prezioso lavoro svolto dagli uffici delle Politiche abitative del Comune di Torino.
Ha quindi annunciato che recentemente il Tar Toscana ha bocciato una normativa del Comune di Firenze che prevedeva una limitazione degli affitti brevi nel centro storico della città e ha sottolineato la necessità di incentivare la diffusione del “canone concordato” per promuovere il diritto alla casa.
L’assessore ha auspicato che il Governo rifinanzi il Fondo affitti e il Fondo morosità incolpevole.
Per quanto riguarda il Report 2023 dell’Osservatorio sulla condizione abitativa, risulta che a Torino abitano 455.626 nuclei familiari e ci sono quasi 517 mila alloggi nella categoria catastale A (66% sono A3). Sono 299 mila le prime case, mentre le seconde case sono 205 mila.
Le locazioni private nel 2023 hanno visto un aumento medio del canone del 3,66%, ma il canone varia a seconda delle aree della città (nelle zone semi-centrale +10%, nel centro +5%). Gli sfratti avviati dal Tribunale di Torino sono stati 1.380.
Al 31 dicembre 2023 sono 17.705 gli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Due terzi sono di proprietà dell’Atc.
Nel 2023 ci sono state 770 domande per l’emergenza abitativa (851 nel 2022). Il 63% ha riguardato nuclei familiari sfrattati per morosità, il 15% sfratti per finita locazione.
Sono stati complessivamente 346 gli alloggi sociali assegnati nel 2023 dalla Città di Torino. Sono invece stati 302 i contratti di locazione “intermediati” da Locare: in media il valore di tali contratti è stato di 361 euro mensili.
Nel dibattito in Commissione, Domenico Garcea (Forza Italia) e Valentina Sganga (M5S) hanno chiesto approfondimenti sull’andamento degli sfratti.
Claudio Cerrato (PD) ha evidenziato la mancanza cronica di politiche nazionali e regionali adeguate in materia di edilizia residenziale pubblica. Ha quindi proposto di potenziare i servizi offerti da Locare per incrementare il numero di contratti agevolati. Richiesta condivisa anche da Anna Borasi (PD), che ha suggerito un’analisi dettagliata dei contratti stipulati dall’Agenzia.
Ferrante De Benedictis (Fratelli d’Italia) ha rimarcato le difficoltà legate ai salari bassi e alla mancanza di politiche strutturali sull’abitare, che devono ritornare al centro dell’agenda politica – ha dichiarato.
Per Caterina Greco (PD) occorre un’analisi approfondita sull’utilizzo delle seconde case e sugli alloggi residenziali popolari presenti nell’area metropolitana.
Torino si sta complessivamente impoverendo – ha affermato Alice Ravinale (Sinistra Ecologista) – e occorre ragionare sugli alloggi che non vengono assegnati per mancata manutenzione.
Silvio Viale (+Europa & Radicali Italiani) ha sottolineato la diminuzione degli sfratti e la necessità di sostenere il ceto medio, per evitare il suo impoverimento.
Massimiliano Quirico