Dal 1993 ad oggi sono 48647 le morti accertate di migranti alla ricerca di un futuro migliore in Europa. Lo stabilisce una ricerca di United for Intercultural Action, rete europea mobilitata a sostegno di migranti, rifugiati e minoranze, che fornisce i dati attraverso https://unitedagainstrefugeedeaths.eu/…/ListofDeathsAct… pagina internet aggiornata costantemente, utilizzando solamente fonti autorevoli e riconosciute. Un argomento, quello delle #migrazioni, affrontato questa mattina in Commissione speciale Contrasto fenomeni di intolleranza e razzismo dove, su proposta del presidente Abdullahi Ahmed, per celebrare la ricorrenza della Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, sono stati invitati, oltre all’assessore alle Politiche sociali Jacopo Rosatelli, alcuni responsabili di associazioni che si occupano di questo tema: Berthin Nzonza direttore dell’Associazione Mosaico, Fairus Ahmed Jama dell’Associazione Donne Africa Subsahariana e II Generazione, Alessandro Rocca e Emiliano Giovane dell’Associazione ResQ, Nderim Kaceli fotoreporter. La seduta si è aperta con un minuto di silenzio, richiesto dalla presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo che ha poi brevemente ricordato le motivazioni per cui si celebra la Giornata istituita nel 2106 con la Legge 45 per ricordare il naufragio che il 3 ottobre del 2013, alle porte di Lampedusa, provocò la morte di 368 persone. Donne, uomini, bambini, che cercavano una seconda opportunità e che, invece, sono entrati nella triste conta di 24473 #rifugiati e #migranti, morti o dispersi nel Mediterraneo proprio a partire da quel terribile giorno. Tutti d’accordo, gli ospiti, l’assessore, i consiglieri, della necessità di un impegno quotidiano per sostenere la cultura dell’accoglienza che deve essere di tutti i giorni, non sporadica, e deve permettere l’integrazione in una #comunità capace di vivere consapevolmente la diversità come una ricchezza e non come un pericolo. Perché i fenomeni migratori esistono da sempre, fanno parte della natura umana, pensare di poterli fermare è un’inutile utopia.
Marcello Longhin