Il piano Regolatore Generale ( PRG) della nostra Città è vecchio (è entrato in vigore nel 1995) e ormai scarsamente funzionale, sia in ordine alle politiche urbanistiche sia per l’ordinaria amministrazione: gestione di processi autorizzativi per variazioni di destinazioni d’uso, migliorie minime degli edifici e altro.
Nel pomeriggio di giovedì 10 maggio, l’assessore all’urbanistica e vicesindaco, Guido Montanari, ha fornito nel corso di una seduta congiunta delle Commissioni urbanistica, commercio e ambiente, presiedute da Damiano Carretto, un quadro complessivo dello stato di avanzamento dell’azione di revisione del Prg) avviata dall’Amministrazione da circa un anno.
Sul piano delle analisi e del dialogo pubblico il lavoro fatto fin qui dovrebbe consentire di pervenire entro fine anno, ha spiegato Montanari, ad una prima proposta tecnica di aggiornamento.
In fatto di dibattito pubblico stanno per essere avviati, in collaborazione con Urban Center, i “Mercoledì del Piano”. Saranno cinque incontri aperti a tutti, sotto i portici di Piazza Palazzo di Città in cui saranno trattati: ambiente, verde, tutela del suolo – mobilità, casa, servizi per i cittadini – patrimonio storico, paesaggio, qualità dello spazio urbano – ricerca innovazione università – produzione e commercio.
Ogni incontro prevede un breve inquadramento del tema da parte di un esperto, cui seguiranno le domande dei cittadini.
L’attività di analisi sin qui svolta, ha spiegato l’assessore, è stata elaborata in base a sette temi portanti: Ambiente come risorsa, Identità e bellezza, Benessere e qualità della vita, Città per i giovani, Opportunità e sviluppo economico, Semplificare le regole, e Oltre i confini.
In effetti Montanari e i suoi collaboratori insistono particolarmente sul tema della semplificazione “faro che orienta l’intero lavoro”.
Una semplificazione non facile per la stratificazione di norme e l’incrocio di regolamenti, anche comunali, che hanno reso necessaria negli ultimi 20 anni l’approvazione da parte del Consiglio Comunale di più di più di 500 modifiche al Piano regolatore per autorizzare interventi il più delle volte marginali.
Altro tipo di complessità è dato dal necessario e approfondito confronto con Enti sovraordinati, Città Metropolitana, Enti locali contermini, Arpa, Asl, Aipo, mondo accademico, associazioni professionali, e portatori di interesse. Sin qui sono stati avviati tavoli di lavoro e interlocuzioni con 25 enti esterni, cinque soggetti interdivisionali e 15 comuni contermini.
Sono stati inoltre individuati i Piani e i Regolamenti della Città che devono essere aggiornati al fine di recepire in modo coordinato con il Prg le linee di indirizzo e di governo della Città.
Silvio Lavalle