L’idea della biblioteca come luogo dedicato alla semplice conservazione e consultazione dei libri ha ormai fatto il suo tempo. La biblioteca è un polo culturale articolato e al tempo stesso un luogo di socializzazione, incontro, formazione: sarà la filosofia intorno alla quale verrà realizzata la nuova biblioteca civica centrale a Torino Esposizioni, ma che ispirerà anche gli imminenti interventi sulla rete delle biblioteche comunali sparse nei diversi quartieri della città. Ne hanno parlato ieri l’assessore Purchia e la vicesindaca Michela Favaro, durante una riunione congiunta delle commissioni V Cultura e II Urbanistica, presiedute rispettivamente da Lorenza Patriarca e Tony Ledda.
Utilizzando una cifra importante messa a disposizione dalla Città Metropolitana di Torino, fondi del PNRR, saranno effettuati lavori di riallestimento non solo degli spazi interni di una dozzina di biblioteche (in alcuni casi anche con climatizzazione ed efficientamento energetico), dalla don Milani di Falchera alla Cesare Pavese di Mirafiori Sud, ma anche delle aree circostanti, a partire da quelle verdi, con rifacimento di pavimentazioni, cura del verde, posa di elementi di arredo (tavoli e sedute…), gazebo, giochi e panchine. L’idea è anche quella di accrescere la digitalizzazione di prestiti e restituzioni dei volumi, di allestire opportuni spazi di socializzazione oltre alle tradizionali sale di consultazione, di una maggiore osmosi con il Terzo Settore e l’associazionismo locale.
Con la sua capillarità sul territorio, la rete delle biblioteche (sono 15 quelle territoriali, più l’attuale Centrale e quella musicale nella Villa Tesoriera) rappresenta già ora un fattore importante per la qualità della vita nei diversi quartieri. I provvedimenti in via di attuazione o di progettazione daranno un ulteriore slancio a questi gangli vitali della vita culturale e sociale della nostra comunità.
In coda ai lavori delle Commissioni, è stata esaminata la proposta contenuta in una mozione a prima firma della consigliera Ivana Garione, ovvero quella di prevedere uno spazio dedicato alla realizzazione di una Casa della Poesia pubblica, punto di ritrovo e di elaborazione per le tante associazioni e singole persone che amano e praticano l’arte della poesia. Proprio nell’ambito della rete delle Biblioteche Civiche potrebbe essere individuata una collocazione idonea. Di questo sarà prossimamente chiamato a discutere il Consiglio comunale.
Claudio Raffaelli