Sono veri e propri ammortizzatori sociali. Svolgono assistenza, hanno un ruolo educativo e sempre più spesso rappresentano un sostegno economico. Sono i nonni e le nonne che oggi la Città di Torino ha voluto celebrare nel giorno della festa a loro dedicata e istituita ufficialmente con Legge n. 159/2005.
Al di là del sostegno materiale, i nonni sono fonte di affetto, custodi di storie e conoscenze da trasmettere e da valorizzare, patrimonio di racconti che affascinano e che illustrano i cambiamenti di una società, oggi sempre più connessa ma sempre più virtuale, dove relazioni e legami tra le persone sono sempre più labili.
Ma per i nonni è diverso: i nipoti riconoscono in loro carisma e saggezza, si affidano alle loro protezione e sicurezza, apprendono tradizioni di culture e di luoghi magari lontani o comunque con radici nel passato, recepiscono il trasferimento di passioni.
Questi temi sono stati sottolineati dal vice presidente vicario del Consiglio Comunale, Enzo Lavolta, che ha posto l’accento proprio su come, in molte circostanze, nonne e nonni sopperiscano alle mancanze del welfare, nei confronti delle famiglie. Il presidente del Consiglio dei Seniores, che ha promosso l’iniziativa, ha da un lato ricordato i nonni che non ci sono più a causa della pandemia, dall’altro ha evidenziato la modernità dei nonni, che si manifesta attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, dei social o attraverso le attività sportive.
Diverse le testimonianze di esperienze tra i presenti, tra le quali quella della vice presidente del Consiglio dei Seniores. Margherita Andreis Keller.
In conclusione, Viviana Ferrero, vicepresidente del Consiglio Comunale, ha sottolineato il ruolo e il valore dei nonni dimostrato nel sapere costruire la società e la comunità nella quale viviamo.
Federico D’Agostino