Un anno fa esprimevano, in Commissione Lavoro, preoccupazione per investimenti e occupazione legati al centro di produzione Rai di Torino, evidenziando l’attenzione che i vertici Rai nazionali riservavano, invece, alle sedi di Milano e Napoli.
Un anno dopo, durante la riunione congiunta delle commissioni Lavoro e Cultura, sotto la presidenza di Pierino Crema, i sindacati confederali ribadiscono che poco o nulla è cambiato.
“Torino resta il fanalino di coda” sostengono, evidenziando come la produzione di fiction rappresenti un elemento minimale della forza lavoro torinese, essendo ingaggiate spesso maestranze esterne. L’impressione, rimarcano, è che non ci sia nessun interesse, neanche, affermano amaramente, nel rispondere alla richiesta di intitolare il centro a Piero Angela, che ne é stato l’artefice principale.
Le produzioni dovrebbero essere stabili tutto l’anno e non una tantum, come avviene per la produzione di “Cuori”.
Immutato anche il tema delle quattro sedi torinesi (l’Auditorium di via Rossini, il centro produzione di via Verdi, i locali di corso Giambone, edifici in gran parte vuoti ma, nonostante questo, la Rai affitta un immobile in via Cavalli al prezzo di 1 milione duecentomila euro, nel quale la maggior parte del personale lavora in smartworking.
Il quadro sembrava opposto, alcune settimane fa, quando le Commissioni si recarono alla sede Rai di via Verdi. Dall’incontro con i vertici locali, i consiglieri avevano avuto rassicurazioni sul futuro del centro, nel quale, ad esempio, veniva utilizzata per la prima volta in Italia, una nuova tecnologia per la messa in onda dei notiziari regionali in uno studio rinnovato.
Per questo, nella Commissione di ieri, hanno espresso stupore e rammarico, condiviso anche dall’assessora alla Cultura, Rosanna Purchia, che ha ricordato come lo stesso Sindaco si sia speso per chiedere garanzie sulla sede Rai torinese.
Ci sarà probabilmente un ulteriore capitolo. Il Consiglio Comunale che nei mesi scorsi aveva già manifestato preoccupazione e attenzione alla vicenda Rai, nelle prossime settimane inviterà in Commissione rappresentanti della direzione della sede torinese.
Federico D’Agostino