Una delegazione del coordinamento AGiTe – Coordinamento di cittadini, associazioni, istituzioni ed enti locali contro l’atomica, tutte le guerre e i terrorismi è stata oggi ricevuta a Palazzo Civico dalla presidente del Consiglio comunale Maria Grazia Grippo e dai Capigruppo. Nel corso dell’incontro, è stata illustrata la campagna “Italia ripensaci”, finalizzata a premere sul governo affinché decida la partecipazione del nostro Paese, in veste di osservatore, alla Conferenza di Vienna, la quale raccoglierà i 59 Stati che hanno finora sottoscritto il Trattato di proibizione delle armi nucleari (TPAN) delle Nazioni Unite. Un trattato internazionale approvato nel 2017 ma non ancora firmato dall’Italia (così come dalle potenze nucleari, a partire da Stati Uniti, Russia e Cina).
Alle ore 11.30 di domani, sabato 22 gennaio, anniversario dell’entrata in vigore del Trattato ONU per la messa al bando delle armi nucleari, un presidio simbolico sarà organizzato in piazza Palazzo di Città. Alla balconata di Palazzo Civico, su iniziativa del Consiglio comunale, verrà esposto lo striscione della campagna “Italia ripensaci”, la quale già nel 2017 aveva ricevuto il formale sostegno della Sala Rossa. Le iniziative del coordinamento AGiTe si svolgono nel quadro dell’ICAN (Campagna Internazionale per la messa al bando delle armi atomiche) insignita del Premio Nobel per la Pace nel 2017.
I promotori della campagna hanno sottolineato l’importanza politica dell’adesione delle municipalità, che non determinano la politica estera dei rispettivi Stati ma sono gli organi istituzionali più vicini ai cittadini, dei quali possono rappresentare la voce. In Giappone, dove la memoria delle tragedie di Hiroshima e Nagasaki è ancora ben viva, ha spiegato la delegazione di AGiTe, un Comune su tre ha già espresso la propria adesione.
Claudio Raffaelli