La questione della carenza di personale nei nidi e alle scuole materne del Comune di Torino è stata al centro dei lavori della Commissione Lavoro di Palazzo civico, riunita stamane in seduta congiunta con le Commissioni 5^ e 1^.
Il presidente Pierino Crema e i Commissari hanno ascoltato le rappresentanze sindacali di CGIL-Fp, UIL-Fpl, CISL-Fp e CSA: mancano oltre centosettanta dipendenti di un organico composto da circa millecinquecento unità in una situazione destinata ad aggravarsi a causa dei prossimi pensionamenti. Le organizzazioni sindacali hanno denunciato condizioni di lavoro critiche anche a causa del Covid che determina vuoti di organico per i casi di positività; il personale residuo garantisce il servizio facendo ricorso al lavoro straordinario per assistere i bambini e la dinamica – hanno evidenziato – genera stress da lavoro correlato. In questa situazione non aiuta l’assenza di ulteriori ventidue lavoratori tra docenti e amministrativi sospesi dal servizio perché non vaccinati.
Secondo i dati forniti oggi mancano ottantadue educatori, cinquantatré docenti di scuola dell’infanzia e una trentina di lavoratori in vari profili. Senza dimenticare che nei prossimi mesi altri dipendenti andranno in pensione.
La vicesindaca Michela Favaro ha annunciato l’intenzione della Città di indire alcuni concorsi nei prossimi mesi per far fronte al turn-over dei pensionamenti nei servizi educativi: “nelle prossime settimane annunceremo il piano dei concorsi che la Città intende approntare”.
Il piano sarà un allegato al Bilancio di previsione che la Città approverà entro la fine di marzo. Come ha ricordato il presidente di Commissione, Pierino Crema, il fabbisogno complessivo di personale del Comune previsto dalla pianta organica è carente di oltre cinquemila unità; il 31 dicembre scorso i dipendenti comunali di ruolo erano 7.432 a fronte di una dotazione complessiva di dodicimilasettecento.
(Roberto Tartara)