“Si parte piccoli e si cerca di correre e andare avanti”. Così David Avino, fondatore di Argotec ha descritto il percorso che ha condotto la sua azienda alla realizzazione, a San Mauro Torinese, di una delle prime società al mondo specializzate nella produzione di piccoli satelliti, durante la cerimonia che si è svolta questa mattina. La scelta della sede, le ex Cartiere Burgo nate negli anni ottanta su progetto dell’architetto brasiliano, Oscar Niemeyer, con la sua struttura a forma di astronave, è diventata così la sede naturale per un’avventura che guarda con ambizione verso le opportunità offerte dall’aerospazio.
Qui saranno costruiti 50 satelliti l’anno, uno a settimana, con una capacità di automazione in grado di ridurre fino al 32% i tempi di produzione. Venticinque milioni di investimenti e altri 100 posti di lavoro, ha sottolineato Avino, dimostrano la volontà di continuare a crescere in Italia e all’estero e di affermare il valore della tecnologia made in Italy.
I satelliti, del peso compreso tra 70 e 200 chilogrammi, saranno attualmente destinati a numerosi progetti tra i quali la costellazione HEO (così viene definita l’insieme dei satelliti in orbita) finalizzata all’Osservazione della Terra, anche in relazione ai mutamenti climatici, nell’ambito del programma IRIDE.
Nella stessa sede sanmaurese, oltre all’assemblaggio e alla produzione, sono presenti laboratori e tre centri di controllo missione per il monitoraggio delle operazioni in orbita, una piccola Houston operativa 365 giorni all’anno.
Al taglio del nastro, il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, l’assessora di Torino all’Innovazione, Chiara Foglietta, il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Teodoro Valente e la direttrice dei Programmi di Osservazione della Terra dell’ESA, Simonetta Cheli, oltre ai rappresentanti
dell’Amministrazione comunale sanmaurese. Per il Consiglio comunale di Torino, il vicepresidente vicario, Domenico Garcea. Tra gli ospiti, gli astronauti Paolo Nespoli e Luca Parmitano.
Il ministro Urso ha evidenziato come Argotec rappresenti un modello di azienda italiana che ha investito bene le risorse pubbliche con un progetto importante di riconversione industriale. L’utilizzo delle ex Cartiere Burgo, infatti, ha ricordato Avino, hanno permesso di risparmiare 6000 metri quadri di foreste ed ha evitato di mettere a terra l’equivalente di tre piscine olimpioniche di cemento.
Federico D’Agostino