In mattinata presso il carcere Lorusso e Cutugno la nuova sezione destinata alle donne madri e ai loro bambini (Icam) è stata inaugurata ed intitolata alla memoria di Maria Grazia Casazza. Alla cerimonia hanno partecipato la sorella e i nipoti dell’agente medaglia d’oro al valore civile perita assieme alla collega Rosa Sisca nel 1989 durante un incendio, mentre mettevano in salvo le detenute rinchiuse nelle celle.
A Rosa Sisca era già stata intitolata la Casa Circondariale di Castrovillari, in provincia di Cosenza.
Sul fronte delle istituzioni, oltre al direttore della Casa circondariale, Domenico Minervini, e al presidente del Consiglio comunale di Torino, il direttore del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Santi Consolo, e il Provveditore regionale, Liberato Guerriero.
L’intitolazione è stata preceduta dal loro incontro con la Garante per i diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Torino, Monica Cristina Gallo,
assieme ad alcuni altri Garanti di carceri piemontesi ed al Garante regionale, Bruno Mellano.
Santi Consolo ha evidenziato che sezioni del carcere come l’Icam valgono al nostro sistema penitenziario l’apprezzamento internazionale.
Monica Cristina Gallo, che ha incentivato la direzione del carcere e favorito l’avvio della collaborazione con il club Soroptimist Torino, ha spiegato che grazie al protocollo di intesa siglato nel mese di Ottobre 2017 fra il Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, e la Presidente Nazionale di Soroptimist International d’Italia, sarà allestita una biblioteca a favore delle mamme e dei bambini ospiti dell’Icam. Il protocollo prevede azioni a favore delle donne detenute per il biennio 2017 – 2019.
“Abbiamo colto oggi l’ occasione – ha proseguito Gallo – per presentare al Dott. Consolo la Presidente di Soroptimist Torino, Angiola Maria Moschetti, la Dott.ssa Maria Agnese Vercellotti, e le altre referenti presenti all’intitolazione.
“Ho apprezzato lo stimolo del capo del Dap – ha concluso Gallo – rivolto ad incrementare la fantasia e la creatività di Provveditori e Direttori affinché maggiori lavori di manutenzione vengano effettuati con le capacità della popolazione detenuta, aumentando i posti di lavoro negli Istituti attraverso contratti di lavoro”.
Silvio Lavalle