Dopo la recente seduta del 7 aprile 2020, continua l’analisi del Piano di Emergenza comunale, questa volta con un focus sui Murazzi del Po e sul Fioccardo (e la presentazione della relativa deliberazione proposta dalla Giunta comunale), in occasione della riunione del 21 aprile 2020 delle Commissioni Sesta, Seconda, Terza, Quarta e Quinta, presieduta da Federico Mensio, alla presenza dell’assessore all’Ambiente Alberto Unia.
L’assessore Unia ha illustrato il provvedimento e i relativi allegati, che contengono le procedure da adottare prima, dopo e durante un’emergenza.
L’ingegnere Calogero Lombardo dell’Area Protezione Civile del Comune di Torino ha quindi descritto il percorso che ha portato all’attuale Piano di Emergenza Comunale, stilato nel 2013 e ora in corso di aggiornamento, e alla proposta di una nuova “appendice” su Murazzi e Fioccardo (la prima appendice sui Murazzi è stata approvata nel 2007 e aggiornata nel 2012).
Quella dei Murazzi – ha spiegato – è un’area a rischio elevato di allagamento, che ricade nella fascia di deflusso della piena. Per essa sono state previste sette fasi operative per l’emergenza, con le azioni da compiere e i soggetti coinvolti, sia interni che esterni all’Amministrazione comunale.
Anche l’area del Fioccardo, pur con una probabilità di alluvione inferiore alla zona dei Murazzi, ha un’elevata classe di rischio, dovuta anche al fatto che è densamente urbanizzata.
Soddisfatto per la documentazione prodotta e l’attenta analisi il consigliere Francesco Tresso (Lista Civica per Torino), che sul tema aveva proposto una mozione, approvata dalla Sala Rossa nel 2017. Tresso ha chiesto di testare le procedure, con simulazioni e prove sul campo, anche per quanto riguarda le comunicazioni da effettuare ai residenti al Fioccardo, ai gestori dei Murazzi e alle società remiere in caso di allagamento.
Al riguardo, il direttore dell’Area Protezione Civile, Claudio Lamberti, ha spiegato che una prima esercitazione con le procedure proposte è stata effettuata al Fioccardo lo scorso novembre, avvisando i cittadini dell’area con sms e altre modalità di comunicazione, anche di persona.
La consigliera Federica Scanderebech (Rinascita Torino) ha chiesto di poter approfondire la corposa documentazione, prima di votare il provvedimento in Consiglio Comunale. Proposta condivisa da Aldo Curatella (Misto di Minoranza), che ha chiesto di audire in Commissione i soggetti interessati: richiesta ribadita anche dai consiglieri Lavolta, Tresso e Chessa.
In conclusione di Commissione, raccogliendo anche la disponibilità dell’assessore Unia, il presidente Mensio ha annunciato un’ulteriore seduta per audizioni e approfondimenti, probabilmente per il prossimo 28 aprile.
Massimiliano Quirico