Nella seduta del 1° marzo 2021, il Consiglio Comunale di Torino ha approvato – con 20 voti favorevoli e 1 astenuto – un Piano comunale di risanamento acustico legato alla “movida”.
Redatto ai sensi dell’articolo 7 della Legge 447/1995 e della Legge Regionale 52/2000, il documento individua obiettivi di risanamento, priorità e linee di intervento, per ottenere una progressiva riduzione nel medio-lungo termine dei livelli di rumorosità e del disturbo.
In particolare, il Piano privilegia per il risanamento le azioni per la sicurezza urbana nonché il contrasto all’abuso e alla vendita non autorizzata di alcool, le campagne di informazione e partecipazione dei fruitori e dei residenti, gli interventi di riduzione e mitigazione delle esternalità negative delle attività economiche, le azioni sull’offerta di mobilità e sulla gestione della sosta, nonché i programmi di riqualificazione urbana e le iniziative di sviluppo locale, anche attraverso una specifica offerta culturale.
Al fine di raggiungere nel lungo termine il rispetto dei limiti di riferimento, il documento individua opportune azioni di pianificazione territoriale e ambientale, anche al fine di individuare aree urbane con vocazione alla vita notturna, purché caratterizzate da una limitata esposizione della popolazione residente.
Sotto il profilo acustico-ambientale, il Piano, per la natura dinamica e complessa del fenomeno della movida, promuove un approccio sperimentale, considerando i diversi contributi al clima acustico complessivo e valutando l’effettiva efficacia delle specifiche azioni sulla scorta degli esiti di monitoraggi di lungo termine e di valutazioni periodiche del disturbo percepito.
La deliberazione votata dalla Sala Rossa prevede anche l’istituzione di un Tavolo tecnico che coinvolgerà le Divisioni competenti per i temi commercio, sicurezza urbana, ambiente, innovazione tecnologica, mobilità e gioventù, con il coordinamento del Gabinetto della Sindaca, nonché le Circoscrizioni territorialmente interessate, al fine di garantire il coordinamento nel quadro delle linee di intervento tra le azioni, individuare i soggetti cui competono gli specifici interventi attuativi, definire le modalità e i tempi per il risanamento e quantificare gli oneri finanziari e i mezzi necessari all’attuazione e al monitoraggio del Piano.
Il Piano assume quali aree prioritarie di intervento quelle individuate dal “Regolamento per l’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande degli esercizi pubblici” quali ambiti urbani caratterizzati da problematiche collegate al traffico, all’inquinamento acustico, alla fruibilità degli spazi e alla vivibilità del territorio, ovvero:
– l’area delimitata dalle seguenti vie: corso Dante (ambo i lati), via Nizza, corso Vittorio Emanuele II, corso Massimo d’Azeglio;
– l’area delimitata dalle seguenti vie: corso Regina Margherita, via Napione ambo i lati, corso San Maurizio;
– l’area delimitata dalle seguenti vie: via Giolitti ambo i lati, via delle Rosine ambo i lati, via Po ambo i lati, piazza Vittorio Veneto, via Giulia di Barolo ambo i lati, via Verdi ambo i lati, via Roero di Cortanze ambo i lati, corso San Maurizio;
– l’area delimitata dalle seguenti vie: corso Regio Parco, corso Verona, lungo Dora Firenze.
Nel dibattito che ha preceduto la votazione, il consigliere Federico Mensio (M5S) ha ringraziato assessore e uffici comunali per il lungo lavoro svolto nell’affrontare un fenomeno – l’inquinamento acustico – di solito poco considerato, augurandosi una maggiore sensibilizzazione della cittadinanza.
Massimiliano Quirico