Via libera del Consiglio comunale per una mozione presentata da Daniela Albano ed altri consiglieri e consigliere M5S, la quale riafferma la centralità della “mobilità dolce” (le biciclette, i monopattini, l’andare a piedi) e la necessità, accentuata dalla pandemia in corso, di ridisegnare il concetto stesso del muoversi in città, all’insegna della riduzione del traffico e degli stessi spostamenti in ambito urbano. La mozione si ispira anche parte alle proposte formulate dalla Consulta della mobilità ciclistica della Città di Torino.
Il tutto è riassunto in 14 punti che spaziano dall’estensione dei percorsi ciclabili – anche provvisori – alla promozione dello Smart work per il personale degli enti pubblici, dal varo di nuove aree pedonalizzare, non necessariamente in via definitiva – all’individuazione di forme di sostegno economico per la mobilità dolce.
Ancora, viene sostenuta l’opportunità dell’adozione del limite di velocità a 30 km orari su tutto il territorio urbano – eccezion fatta per corsi e direttrici principali, 50 e 70 km/h rispettivamente – e viene sollecitata l’attuazione del progetto Torino Centro Aperto.
La mozione ha ricevuto 23 voti a favore (1 contrario e 1 astenuto), al termine di un dibattito al quale hanno preso parte i consiglieri e consigliere Foglietta, Albano, Scanderebech, Curatella, Carretto, Buccolo, Mensio, Pollicino, Lavolta, Montalbano e Petrarulo.
Sono stati approvati alcuni emendamenti al documento, presentati dal consigliere Lavolta (favorire lo spostamento dei dipendenti comunali in sedi vicine a casa) e dalle consigliere Scanderebech (dare priorità alla messa in sicurezza delle piste ciclabili esistenti) e Buccolo (aumentare i cicloposteggi).
Claudio Raffaelli