Rispondendo ad una richiesta di comunicazioni in aula da parte della consigliera Eleonora Artesio, l’assessora Sonia Schellino ha relazionato sulla vicenda delle gravi minacce ricevute da un’assistente sociale della Circoscrizione 4. L’assessora ha chiarito che è stata sporta denuncia e che la stessa Polizia Municipale sta conducendo un’indagine. Parallelamente, si stanno valutando i provvedimenti necessari a tutelare la sicurezza della persona minacciata, dal trasferimento ad altra sede allo smart working. L’assessora ha ricordato che ci sono già stati episodi relativi a dipendenti minacciati o aggrediti, dato che purtroppo il lavoro nei servizi sociali è spesso a rischio, svolgendosi in contatto diretto anche con soggetti con problematiche che inducono all’aggressività verso educatori, assistenti sociali, operatori di sportello, magari per un piccolo ritardo nella corresponsione degli assegni di contributo. Schellino ha terminato manifestando la solidarietà dell’amministrazione con i dipendenti che subiscono minacce e aggressioni ribadendo l’impegno nel tutelarle.
La consigliera Artesio, replicando all’assessora, ha evidenziato come la crisi sociale stia portando alla crescita delle tensioni interpersonali in tutte le professioni che implicano relazioni di aiuto, facendo l’esempio anche dei rapporti tra insegnanti e famiglie e invitando l’Amministrazione comunale ad avviare una riflessione in questo senso con i vari Ordini professionali. Artesio ha quindi segnalato le crescenti difficoltà vissute da chi lavora nell’ambito dei Servizi sociali (in una situazione critica sia per l’organizzazione del lavoro che per la carenza di personale): sono persone, ha spiegato, che vivono una forte tensione individuale, dovendo tutelare le persone in difficoltà e al tempo stesso agire su mandato dell’Amministrazione, dovendo dare risposte negative o di rinvio cosa che li fa individuare quale nemico da parte di alcuni soggetti. Oltre che sulla tutela del personale, ha concluso Artesio, occorre lavorare per consolidare l’autorevolezza del ruolo professionale, evitando che la domanda di sicurezza aumenti la distanza tra operatori e utenti, avviando una riflessione con gli operatori.
Claudio Raffaelli